Autore: Redazione Sanihelp.it Data inserimento: 31-12-2015
La dieta punti è stata inventata circa 20 anni fa da un dietologo italiano, il dottor Guido Razzoli, che ha avuto un'idea geniale: quella di associare ai diversi alimenti un punteggio.
La dieta punti si basa su una tabella che indica quanti punti posseggono tot grammi di un dato alimento.
I punti degli alimenti assunti nell'arco della giornata devono essere sommati, e il totale deve essere inferiore a 60 ma superiore a 40.
I punti di ciascun alimento dipendono esclusivamente dalla porzione e non dalle sue calorie.
In tal modo è possibile vedere equiparati con lo stesso numero di punti cibi assolutamente poveri di calorie e cibi decisamente ipercalorici.
Per fare un esempio hanno 0 punti:
100 g di dentice, salmone e tonno sott'olio;
100 g di merluzzo;
500 g di anatra;
100 g d'olio;
3 tazzine di caffè.
Hanno 5 punti:
10 g di fette biscottate integrali;
100 g di albicocca;
mezzo bicchiere di vino da tavola secco.