Stati di denutrizione a diversa eziologia (anoressia mentale, cachessia neoplastica, trattamenti prolungati con cortisonici, antimicotici, immunosoppressori, malattie infiammatorie intestinali e coliti da antibiotici, pancreatiti acute e croniche, politraumi in fase acuta).
Periodo pre e post-operatorio, ustioni estese, pazienti neurochirurgici, sindrome nefrotica senza insufficienza renale acuta e cronica in trattamento dialitico peritoneale periodico o in dialisi extracorporea.
In tutte le condizioni in cui sia necessario un rapido ed importante apporto proteico per la costruzione del patrimonio proteico.
Da somministrarsi sotto lo stretto controllo del medico nei seguenti casi: malattie epatiche croniche, cirrosi non scompensate.
1000 ml di soluzione contengono
L-Alanina g 4,90
L-Arginina g 8,19
L-Fenilalanina g 5,53
Glicina g 4,48
L-Isoleucina g 5,60
L-Istidina g 3,57
L-Leucina g 7,42
L-Lisina Acetato g 11,36 pari a L-Lisinag 8,05
L-Metionina g 5,04
L-Tirosina g 0,30
L-Treonina g 6,65
L-Triptofano g 2,24
L-Valina g 8,12
Eccipienti:
L-Cisteina cloridrato monoidrato g 0,20 pari a
L-Cisteina g 0,14
Acido Acetico glaciale g 3,70
Sodio metabisolfito g 0,50
Acqua per preparazioni iniettabili q.b. a ml 1000
Totale Aminoacidi 70,2 g/l
pH 6,0 - 7,0
Osmolarità totale teorica 668 mOsm/l
Azoto totale 11,2 g/l
Sodio 5 mEq/l
Acetati 116 mEq/l
L-Cisteina cloridrato monoidrato
Acido Acetico glaciale
Sodio metabisolfito
Acqua per preparazioni iniettabili.
Epatiti acute virali, batteriche e tossiche; cirrosi epatica in fase di scompenso.
La posologia dipende dal quadro clinico del paziente secondo prescrizione medica.
E’ consigliabile una infusione inferiore alle 60 gocce al minuto primo. Per una corretta terapia nutrizionale con Isopuramin 7% è opportuno somministrare 35-45 kcal/kg/die sotto forma di glucosio o lipidi. E’ opportuna in tal caso la somministrazione di insulina, potassio, sodio, cloro, fosforo, magnesio e altri elementi in relazione alle esigenze cliniche.
Nei bambini piccoli, negli epatopazienti e negli anziani è necessario verificare frequentemente l’azotemia per evitare casi di iperammoniemia che possono insorgere durante trattamenti prolungati. Per un controllo ottimale della nutrizione parenterale sono necessarie frequenti valutazioni cliniche ed analisi di laboratorio che dovranno riguardare in particolar modo l’osmolarità del siero, gli elettroliti, test di funzionalità epatica e renale, la glicemia, l’ammoniemia.
Il prodotto contiene sodio metabisolfito. Tale sostanza può provocare in soggetti sensibili e particolarmente negli asmatici reazioni di tipo allergico ed attacchi asmatici gravi.
Non segnalate.
L’infusione endovenosa troppo rapida può provocare febbre, brividi, nausea e vomito.
Altri effetti indesiderati possono essere: orticaria, vasodilatazione, dolori addominali, convulsioni; se si presentano questi o altri segni di intollerabilità, occorre interrompere il trattamento ed istituire le misure del caso.
Nel punto di iniezione e lungo il corso delle vene usate per l’infusione si possono avere reazioni tromboflebitiche: in tal caso occorre cambiare il luogo di introduzione.
Non si conoscono dati certi di tossicità sull’uso in gravidanza; nel caso di somministrazione, da usarsi sotto stretto controllo medico.
Nessuna particolare condizione di conservazione