Infezioni da germi sensibili alle tetracicline: polmoniti, broncopolmoniti, bronchiti, tonsilliti, otite media, sinusiti, pielonefriti, cistiti, uretriti, prostatiti, foruncolosi, ascessi, ferite infette.
Una compressa contiene:
doxiciclina iclato mg 115,4
(corrispondente a base anidra ) mg 100
Amido, sodio laurilsolfato, lattosio, acido alginico, magnesio stearato.
Pazienti con riconosciuta ipersensibilità alle tetracicline.
Una compressa una o due volte al giorno, salvo diversa prescrizione medica.
Assumere il prodotto con un'abbondante quantità di acqua (un bicchiere colmo).
E' consigliabile che l'assunzione avvenga in posizione eretta e a distanza, di almeno un'ora , dal momento di coricarsi.
Nel tessuto osseo in via di formazione, le tetracicline possono dar luogo ad un complesso stabile di calcio senza che peraltro siano stati riportati nell'uomo particolari effetti dannosi. L'uso delle tetracicline durante il periodo della formazione dei denti (seconda metà della gravidanza, periodo neonatale e prima infanzia) può causare pigmentazione dentaria permanente (giallo-bruna); ciò si verifica soprattutto in seguito all'uso protratto di questi antibiotici, ma è stato osservato anche dopo periodi di trattamento brevi ma ripetuti. Reazioni di fotosensibilizzazione, che si evidenziano con una esagerata reattività cutanea alla luce solare ed ai raggi ultravioletti, possono manifestarsi in corso di trattamento in soggetti predisposti; è opportuno tenere presente questa eventualità evitando l'esposizione diretta ai raggi solari interrompendo il trattamento non appena compare eritema cutaneo. In soggetti con presenza di insufficienza renale, anche dosi normali delle tetracicline possono dar luogo ad accumulo in circolo con possibili danni epatici; in questi casi è necessario adattare la posologia al grado di funzionalità renale, ricorrendo, se del caso, a controlli dei livelli ematici (che non dovrebbero mai superare 15 mcg/ml) e della funzionalità epatica. Inoltre è da tenere presente che le tetracicline esplicano un'azione antianabolica che può aggravare stati di insufficienza renale.
Come con altri antibiotici, il trattamento con tetracicline può dar luogo a superinfezioni da agenti batterici resistenti o da miceti. E' da tener presente la possibilità di enterocoliti da stafilococchi resistenti. Nel trattamento delle infezioni gonococciche, va posta attenzione al rischio di mascherare le manifestazioni di una sifilide coesistente: è opportuno, in questi casi, effettuare i controlli sierologici per almeno 4 mesi. Dato che le tetracicline possono deprimere l'attività protrombinica, si può rendere necessario un adeguamento dei dosaggi degli anticoagulanti che vanno eventualmente usati durante la somministrazione delle tetracicline. Cicli di trattamento a lungo termine richiedono periodici controlli della crasi ematica e delle funzionalità epatica e renale. Per evitare fenomeni irritativi esofagei, che in rari casi possono determinare ulcerazione, assumere il prodotto con un'abbondante quantità d'acqua (un bicchiere colmo). E', inoltre, consigliabile che l'assunzione avvenga in posizione eretta e a distanza, di almeno un'ora, dal momento di coricarsi. Nella primissima infanzia il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessità sotto il diretto controllo del medico.
Preparati antiacidi con alluminio, calcio o magnesio, riducono l'assorbimento orale della tetracicline, per cui è opportuno evitare assunzioni contemporanee. E' inoltre opportuno evitare l'associazione con penicilline, per la possibile comparsa di interferenze fra le rispettive attività antibatteriche.
Sono stati riportati in letteratura isolati casi di incremento della concentrazione plasmatica di
litio, metotressate, digossina e derivati dell'ergot a seguito di somministrazione concomitante di tetracicline.
L'assunzione di tetracicline potrebbe diminuire l'efficacia dei trattamenti anticoncezionali orali.
In corso di trattamento con tetracicline possono manifestarsi alcuni fra i seguenti effetti indesiderati:
manifestazioni gastroenteriche - anoressia, nausea, vomito, diarrea, glossite ed altre mucositi;
sono stati, inoltre, riportati rari casi di ulcere esofagee;
manifestazioni cutanee - eruzioni di tipo eritematoso o maculopapulare;
reazioni di ipersensibilità - eruzioni orticarioidi, porpora anafilattica, edema angioneurotico, in casi eccezionali sindrome di Stevenson - Johnson;
alterazioni ematologiche - sono descritti alcuni rarissimi casi di alterazioni ematologiche (anemia emolitica, neutropenia, trombocitopenia ed eosinofilia).
Nelle donne in stato di gravidanza e nell'allattamento se ne sconsiglia l'uso in quanto la doxiciclina passa nella placenta e nel latte materno.
Nulla da segnalare