Trattamento della malattia di Parkinson nelle situazioni cliniche seguenti:
• in monoterapia come trattamento iniziale, allo scopo di posticipare l’inizio della terapia con levodopa
• in associazione al trattamento con levodopa, durante il corso della malattia, quando l’effetto della terapia con levodopa dovesse affievolirsi o divenire instabile, provocando in tal modo fluttuazioni nell’effetto terapeutico (fluttuazioni di tipo “deterioramento di fine dose” o “fenomeni on-off”).
Requip 0,25 mg compresse rivestite con film:
Ogni compressa rivestita con film contiene 0,25 mg di ropinirolo come ropinirolo cloridrato.
Eccipienti: 45,3 mg di lattosio
Requip 0,5 mg compresse rivestite con film:
Ogni compressa rivestita con film contiene 0,5 mg di ropinirolo come ropinirolo cloridrato.
Eccipienti: 45,0 mg di lattosio
Requip 1 mg compresse rivestite con film:
Ogni compressa rivestita con film contiene 1 mg di ropinirolo come ropinirolo cloridrato.
Eccipienti: 44,9 mg di lattosio
Requip 2 mg compresse rivestite con film:
Ogni compressa rivestita con film contiene 2 mg di ropinirolo come ropinirolo cloridrato.
Eccipienti: 44,6 mg di lattosio
Requip 5 mg compresse rivestite con film:
Ogni compressa rivestita con film contiene 5 mg di ropinirolo come ropinirolo cloridrato.
Eccipienti: 43,7 mg di lattosio
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Nucleo della compressa:
lattosio monoidrato
cellulosa microcristallina
croscarmellosa sodica
magnesio stearato.
Rivestimento:
Requip 0,25 mg compresse rivestite con film:
ipromellosa
macrogol 400
titanio diossido (E171)
polisorbato 80 (E433)
Requip 0,5 mg compresse rivestite con film:
ipromellosa
macrogol 400
titanio diossido (E171)
ferro ossido giallo (E172)
ferro ossido rosso (E172)
indigotina lacca (E132)
Requip 1 mg compresse rivestite con film:
ipromellosa
macrogol 400
titanio diossido (E171)
ferro ossido giallo (E172)
indigotina lacca (E132)
Requip 2 mg compresse rivestite con film:
ipromellosa
macrogol 400
titanio diossido (E171)
ferro ossido giallo (E172)
ferro ossido rosso (E172)
Requip 5 mg compresse rivestite con film:
ipromellosa
macrogol 400
titanio diossido (E171)
indigotina lacca (E132)
polisorbato 80 (E433)
- Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
- Compromissione renale grave (clearance della creatinina < 30 ml/min)
- Compromissione epatica.
Uso orale.
Adulti
Si raccomanda la titolazione della dose individuale in funzione dell’efficacia e della tollerabilità.
Requip deve essere assunto tre volte al giorno, preferibilmente in coincidenza con i pasti per migliorarne la tollerabilità gastrointestinale.
Inizio del trattamento
La dose iniziale di ropinirolo deve essere di 0,25 mg tre volte al giorno per 1 settimana. Successivamente la dose di ropinirolo può essere aumentata di 0,25 mg per ciascuna delle tre somministrazioni giornaliere, secondo lo schema seguente:
Settimana | ||||
1 | 2 | 3 | 4 | |
Dose unitaria (mg) di ropinirolo | 0,25 | 0,50 | 0,75 | 1,0 |
Dose totale giornaliera (mg) di ropinirolo | 0,75 | 1,50 | 2,25 | 3,0 |
Proseguimento del trattamento
Al termine della titolazione iniziale, l’ulteriore incremento posologico potrà essere compreso tra 0,5 mg e 1 mg di ropinirolo per ciascuna delle tre somministrazioni giornaliere (da 1,5 a 3 mg/die), con cadenza settimanale.
La risposta terapeutica può essere osservata ad una dose compresa tra 3 e 9 mg/die di ropinirolo. Nel caso non si ottenga un sufficiente controllo dei sintomi, o questo non si mantenga dopo la titolazione iniziale descritta sopra, la dose di ropinirolo può essere aumentata progressivamente fino a 24 mg/die.
Dosaggi di ropinirolo superiori ai 24 mg/die non sono stati studiati.
Se il trattamento viene interrotto per uno o più giorni, si deve prendere in considerazione di iniziare nuovamente il trattamento con la titolazione della dose (vedere sopra).
Se ropinirolo viene somministrato in associazione con levodopa, la dose di quest’ultima può essere diminuita gradualmente in base alla risposta sintomatica. Negli studi clinici la dose di levodopa è stata ridotta gradualmente fino ad una riduzione di circa il 20%, nei pazienti trattati con Requip come terapia aggiuntiva.
Nei pazienti con malattia di Parkinson in fase avanzata che ricevono ropinirolo in associazione con levodopa, può presentarsi discinesia durante la titolazione iniziale di ropinirolo. Negli studi clinici si è osservato che una riduzione della dose di levodopa può migliorare la discinesia (vedere paragrafo 4.8).
Quando si passa da un trattamento con un altro agonista della dopamina a ropinirolo, la sospensione del trattamento precedente deve essere effettuata seguendo lo schema previsto per tale prodotto, prima di passare alla somministrazione di ropinirolo.
Come per gli altri agonisti della dopamina, è necessario sospendere il trattamento con ropinirolo gradualmente, riducendo il numero di somministrazioni giornaliere nell’arco di una settimana.
Bambini e adolescenti
L’uso di Requip non è raccomandato nei bambini al di sotto dei 18 anni di età a causa della mancanza di dati di efficacia e di sicurezza.
Pazienti anziani
La clearance di ropinirolo è diminuita nei pazienti oltre i 65 anni di età. Ogni incremento posologico dovrà essere graduale e titolato in funzione del miglioramento sintomatico ottenuto.
Compromissione renale
Nei pazienti con compromissione renale da lieve a moderata (clearance della creatinina tra 30 e 50 ml/min) non sono state osservate modificazioni della clearance di ropinirolo; questo indica che non è necessario alcun aggiustamento posologico in questa popolazione di pazienti.
Ropinirolo è stato associato a sonnolenza e ad episodi di attacchi di sonno improvvisi, particolarmente nei pazienti affetti da malattia di Parkinson. Sono stati riportati, non comunemente, casi di attacchi di sonno improvvisi durante le attività quotidiane, in alcuni casi inconsapevolmente o senza segni premonitori. I pazienti devono essere informati di questo e consigliati di usare cautela durante la guida o l’uso di macchinari durante il trattamento con ropinirolo. Pazienti che hanno riscontrato sonnolenza e/o episodi di attacchi di sonno improvvisi devono astenersi dalla guida o dall’utilizzo di macchinari durante il trattamento con ropinirolo.
E’ opportuno considerare una riduzione del dosaggio o l’interruzione della terapia.
Pazienti affetti da disturbi psichiatrici o psicotici maggiori, o con anamnesi positiva per tali disturbi, devono essere trattati con agonisti della dopamina solo se il potenziale beneficio è superiore al rischio.
Disturbi del controllo degli impulsi, inclusi gioco d’azzardo patologico e ipersessualità, e aumento della libido, sono stati segnalati nei pazienti trattati con agonisti della dopamina, incluso ropinirolo, soprattutto per la malattia di Parkinson. Tali disturbi sono stati riportati specialmente a dosi elevate e sono risultati generalmente reversibili a seguito di riduzione del dosaggio o interruzione del trattamento. In alcuni casi erano presenti fattori di rischio quali anamnesi positiva per comportamenti compulsivi (vedere paragrafo 4.8).
A causa del rischio di ipotensione, nei pazienti con gravi malattie cardiovascolari (in particolare insufficienza coronarica), si raccomanda il controllo della pressione arteriosa, in modo particolare all’inizio del trattamento.
Questo medicinale contiene anche lattosio.
Pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit di Lapp lattasi o malassorbimento del glucosio o galattosio non devono assumere questo farmaco.
Non vi sono interazioni farmacocinetiche tra ropinirolo e levodopa o domperidone, tali da richiedere un aggiustamento della posologia di questi farmaci.
Neurolettici e altri antagonisti della dopamina attivi centralmente, quali sulpiride o metoclopramide, possono diminuire l’efficacia di ropinirolo e pertanto si deve evitare l’uso concomitante di questi medicinali.
Aumentate concentrazioni plasmatiche di ropinirolo sono state osservate in pazienti trattati con alti dosaggi di estrogeni. Nelle pazienti già sottoposte a terapia ormonale sostitutiva (TOS), il trattamento con ropinirolo può essere iniziato secondo i normali schemi terapeutici. Tuttavia può essere necessario un aggiustamento della dose di ropinirolo, in funzione della risposta clinica, se la terapia ormonale sostitutiva viene iniziata o interrotta durante il trattamento con ropinirolo.
Ropinirolo viene metabolizzato principalmente dal citocromo P450, isoenzima CYP1A2. Uno studio farmacocinetico (con ropinirolo alla dose di 2 mg, tre volte al giorno in pazienti parkinsoniani) ha evidenziato che ciprofloxacina aumenta la Cmax e l’AUC di ropinirolo del 60% e 84% rispettivamente, con un potenziale rischio di eventi avversi. Pertanto, in pazienti già in trattamento con ropinirolo, può essere necessario un aggiustamento della posologia di ropinirolo qualora farmaci noti come inibitori di CYP1A2, ad esempio ciprofloxacina, enoxacina o fluvoxamina, venissero introdotti o sospesi.
Uno studio di farmacocinetica in pazienti parkinsoniani sull’interazione tra ropinirolo (alla dose di 2 mg, tre volte al giorno) e teofillina, un substrato di CYP1A2, non ha mostrato alcun effetto sulla farmacocinetica di ropinirolo e di teofillina.
E’ noto che il fumo induce il metabolismo del CYP1A2, pertanto se i pazienti smettono di o iniziano a fumare durante il trattamento con ropinirolo, può essere necessario un aggiustamento del dosaggio.
Gli effetti indesiderati sono elencati di seguito suddivisi per sistema, organo, classe e frequenza. Viene specificato se gli effetti indesiderati sono stati riportati negli studi clinici in monoterapia o in terapia aggiuntiva a levodopa.
Le frequenze sono così definite: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, < 1/10), non comune (≥ 1/1.000, < 1/100), raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000), molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
All’interno di ciascun gruppo di frequenza, gli effetti indesiderati sono presentati in ordine di gravità decrescente.
Disturbi del sistema immunitario
Non nota: reazioni di ipersensibilità (inclusi orticaria, angioedema, rash, prurito).
Disturbi psichiatrici
Comune: allucinazioni.
Non comune: reazioni psicotiche (diverse da allucinazioni) compresi stato confusionale grave, delirio, paranoia.
Sono state riportate segnalazioni post-marketing di disturbi del controllo degli impulsi, inclusi gioco d’azzardo patologico e ipersessualità, ed aumento della libido (vedere paragrafo 4.4).
Uso negli studi in terapia aggiuntiva:
Comune: confusione.
Patologie del sistema nervoso
Molto comune: sonnolenza
Comune: vertigini
Non comune: episodi di attacchi di sonno improvvisi, sonnolenza diurna eccessiva.
Ropinirolo è associato a sonnolenza, si associa meno frequentemente con sonnolenza diurna eccessiva ed episodi di attacchi di sonno improvvisi.
Uso negli studi in monoterapia:
Molto comune: sincope.
Uso negli studi in terapia aggiuntiva:
Molto comune: discinesia. Nei pazienti con malattia di Parkinson in fase avanzata, può presentarsi discinesia durante la titolazione iniziale di ropinirolo. Negli studi clinici si è osservato che una riduzione della dose di levodopa può migliorare la discinesia (vedere paragrafo 4.2).
Patologie vascolari
Non comune: ipotensione posturale, ipotensione.
L’ipotensione posturale o l’ipotensione sono raramente gravi.
Patologie gastrointestinali
Molto comune: nausea.
Comune: pirosi gastrica.
Uso negli studi in monoterapia:
Comune: vomito, dolore addominale.
Patologie epatobiliari
Non nota: reazioni epatiche, principalmente aumento degli enzimi epatici.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Uso negli studi in monoterapia:
Comune: edema agli arti inferiori.
Non vi sono dati sufficienti provenienti dall’uso di ropinirolo nelle donne in gravidanza.
Studi nell’animale hanno mostrato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Poiché non è noto il potenziale rischio per l’uomo, si raccomanda che ropinirolo non venga utilizzato durante la gravidanza a meno che il potenziale beneficio per la paziente sia superiore al potenziale rischio per il feto.
Ropinirolo non deve essere utilizzato nelle madri che allattano al seno in quanto può inibire la lattazione.
Non conservare a temperatura superiore ai 25°C