Ciao Luca.
Personalmente vedo il mentalcoach come una specie di luce nell'ombra.
Nell'ombra allungata della figura di un uomo, alla punta estrema di tale ombra
appare una zona oltre il confine....una zona di possibilità evolutive...
il mentalcoach è una possibilità. Nel mare delle opportunità della vita
quale miglior modo per ricordarci chi siamo?
Un confronto tecnico, ti vedo come un tecnico che supporta l'attivazione di circuiti cerebrali
messi in stand by dall'individuo. Questo stand by provoca, in realtà, freni e blocchi
e impedisce di vivere a pieno la propria vita.
Essendo un professionista l'unica cosa che mi interesserebbe sapere
è la sua formazione ed eventuali annedoti suoi propri esistenziali
in cui si osservano successi al pari degli insuccessi.
Il dialogo con un mental coach lo vedo appunto come un confronto dinamico
che esclude la unilateralità di aiuto tipica di un setting terapeutico.