ascesso dentale

COLLEGAMENTI

Ascesso dentale

La malattia è anche conosciuta come:
ascesso alveolare, ascesso alveolare acuto, ascesso dentario, ascesso periapicale


INDICE

L’ascesso dentale è una raccolta di pus che si forma intorno ai tessuti del dente, si manifesta con gonfiore e arrossamento. Per la prevenzione fondamentale l’igiene orale.

Categoria: Malattie odontoiatriche

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Che cos’è – Ascesso dentale

Come si manifesta l’ascesso?

L’ascesso dentale è una raccolta di pus che si forma intorno ai tessuti del dente o del legamento periodontale, il tessuto connettivo che si interpone tra la superficie radicolare e la parete della cavità radicolare caratterizzato dalle cosiddette fibre perforanti che vanno dall’osso alveolare al cemento. La carie può provocare indirettamente la formazione di un ascesso a causa della penetrazione di germi nella polpa radicolare nei tessuti paradentali periapicali, l’infezione può essere causata involontariamente anche durante le manovre effettuate durante gli interventi di cura. La prima manifestazione dell’infezione è l’insorgenza di una periodontite apicale che coinvolge l’osso circostante provocando una osteite. A questo stadio del processo infiammatorio, il pus che si raccoglie nella cavità attorno all’apice radicolare, se non trova un drenaggio spontaneo o provocato attraverso il canale radicolare, si diffonde attraverso la corticale ossea alveolare, giunge sotto al periostio dove la raccolta purulenta si insinua dando origine ad un ascesso sottoperiosteo che si apre in fine nei tessuti molli mascellari.
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Prevenzione – Ascesso dentale


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L’importanza dell’igiene orale

Per ridurre al minimo le possibilità di insorgenza di un ascesso è necessario effettuare regolarmente delle visite di controllo e sottoporsi a sedute di igiene orale professionale al fine di eliminare le fonti di possibile infezione derivanti dalla placca dentale, causa principale di ascesso dentale.

È necessario quindi effettuare tutti i giorni, e in ogni caso dopo i pasti e prima di coricarsi, una corretta pulizia della bocca e dei denti tramite l’utilizzo di spazzolino (manuale o elettrico) e filo interdentale (o archetto) indispensabile per pulire la superficie tra un dente e l’altro.

La pulizia quotidiana è necessaria in quanto, dopo 48 ore, la placca inizia il processo di calcificazione che dà origine al tartaro, che risulta poi impossibile da rimuovere durante la quotidiana igiene orale. Nel caso in cui, per presenza di ferite o punti di sutura non si possano usare correttamente lo spazzolino e il filo interdentale, è possibile impiegare collutorio con clorexidina, in grado di controllare la placca batterica.

Nel caso in cui nelle arcate dentali siano presenti ponti, per far sì che la pulizia sia davvero efficace sarò necessario l’uso di scovolini.
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Sintomi – Ascesso dentale


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Dolore localizzato e febbre sono i primi segni

Si manifesta con la tumefazione e l’arrossamento della cute sovrastante che diventa calda e tesa al tatto, oltre che estremamente dolorante. Il dolore tende a diffondersi per tutta la metà interessata del viso fino al collo rendendo spesso impossibile la masticazione, la gengiva è gonfia e sul volto del paziente compare un’assimetria chiaramente visibile dovuta al gonfiore provocato dal pus che va a depositarsi in una sorta di cavità che si espande nei tessuti molli del viso.
Spesso l’ascesso è accompagnato da manifestazioni febbrili, spossatezza e gonfiore delle ghiandole linfatiche nella regione del collo, tutti chiari sintomi dell’evolversi dell’infezione nel cavo orale.
Possibili complicanze sono dovute al fatto che la cavità dove si è depositato il pus può crescere fino ad interessare le gengive ed evolversi fino ad arrivare alla rottura e al conseguente riversamento della sostanza purulenta all’interno della bocca. Quest’ultima ipotesi, pur essendo sgradevole, può però favorire il decorso della malattia provocando un temporaneo attenuamento del dolore che rende più agevole i successivi interventi del dentista.
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Diagnosi – Ascesso dentale


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Diagnosi corretta con esami di laboratorio e radiografie

Oltre all’esame visivo e tattile, dal quale spesso l’ascesso appare già evidente, al fine di confermare la diagnosi  il dentista può decidere di procedere con alcuni esami.
Una radiografia permette di esaminare il dente in maniera completa (corona, radice e tessuti circostanti) permettendo così di individuare l’infiammazione in corso. Può essere utile anche nel corso della cura canalare per valutare la forma e la dimensione del canale radicolare interessato.
Anche la TAC dentale, radiografia approfondita che fornisce un’immagine tridimensionale accurata delle strutture osse e dentali, può essere utile per capire se l’infezione si è diffusa in altre aree del cavo orale.
Le prove di laboratorio sono utili in alcuni casi per identificare i batteri che causano l’infezione, nel caso in cui gli antibiotici non siano stati efficaci. Il test batteriologico, infatti, fornisce al medico le informazioni necessarie per individuare un trattamento mirato e combattere l'infezione in atto con una terapia antibiotica specifica.
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Cura e Terapia – Ascesso dentale


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Come curare l’ascesso

Nella fase iniziale della malattia, la terapia consiste nella somministrazione di antibiotici , necessari per combattere i batteri responsabili dell’infezione, e antinfiammatori, farmaci che inibiscono il processo infiammatorio intervenendo sui fattori che innescano l’infiammazione. La cura antibiotica si rende necessaria per fermare la diffusione dell’infezione nel caso in cui questa si sia diffusa ai denti vicini e alla mascella. In questa fase è utile anche l’applicazione di impacchi di ghiaccio sulla cute della zona interessata al fine di evitare la formazione di una fistola.
Successivamente il medico dentista e l’odontoiatra valuteranno le varie possibilità di intervento per risolvere il problema drenando l’ascesso ed eliminando così l’infezione. Per salvare il dente si può scegliere di procedere con una cura canalare, con questo trattamento il dentista, attraverso l’utilizzo del trapano, rimuove il tessuto pulpare e la dentina necrotica all’interno del dente drenando poi l’ascesso. La camera pulpare e i canali radicolare vengono poi sigillati. Nel caso in cui invece non sia possibili salvare il dente, il medico procederà con una estrazione.
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Glossario per Ascesso dentale – Enciclopedia medica Sanihelp.it


 – Carie dentale

 – Diagnosi

 – Antibiotici

 – Batteri

 – Gengiva

 – Igiene orale


Farmaci


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 – AMOXICILLINA AC CLAV ZEN*12BS

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Tag cloud – Riepilogo dei sintomi frequenti

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