eiaculazione precoce

COLLEGAMENTI

Eiaculazione precoce

La malattia è anche conosciuta come:
ejaculatio praecox


Se ne parla poco, forse per una questione di pudore e di vergogna, ma l’eiaculazione precoce è il disturbo sessuale più diffuso. si stima che un uomo su tre ne soffra. Quando è necessario intervenire, e come?
Categoria: Malattie urologiche
Sigla: EP

Che cos’è – Eiaculazione precoce

Quando è giusto parlare di eiaculazione precoce

Se ne parla poco, forse per una questione di pudore e di vergogna, ma l’eiaculazione precoce è il disturbo sessuale più diffuso. Recenti dati scientifici indicano che un uomo su tre soffre di eiaculazione precoce.

Come spiega il dottor Marco Rossi sul suo sito www.marcorossi.it «ci sono studi che sostengono che circa il 90% degli uomini ne abbiano avuto almeno un episodio nel corso della loro vita mentre altri studi affermano che il 40% della popolazione maschile ne e’ afflitto».

Una cura univoca non esiste, le cause sono tante ed è necessaria una valutazione caso per caso.

L’eiaculazione precoce si può definire come disturbo sessuale che consiste nella tendenza a eiaculare costantemente in una fase molto precoce del rapporto sessuale. Si parla di eiaculazione precoce quando siamo in presenza di una eiaculazione persistente o ricorrente con minima stimolazione prima, durante o immediatamente dopo la penetrazione e prima che la persona lo desideri.

È di difficile inquadramento poiché il criterio di definizione non può tenere conto né dell’aspetto temporale, né del numero di spinte coitali, né del raggiungimento del piacere del partner, ma piuttosto deve basarsi sull’incapacità del soggetto di controllare volontariamente il riflesso eiaculatorio una volta che abbia raggiunto l’intenso livello di eccitamento che caratterizza la fase di plateau.

Se ci si vuole basare su dati concreti possiamo utilizzare quelli suggeriti dal sessuologo Marco Rossi che ci spiega come si è stabilito che l’eiaculazione precoce grave è quella che avviene sia prima della penetrazione (ante-portas) o comunque entro 15 secondi, che l’eiaculzaione precoce media è quella che avviene  immediatamente dopo (post-portas) e comunque entro i 15-30 secondi o 15 spinte pelviche. Un tempo di eiaculazione che si colloca fra 1 e 2 minuti e’ da considerarsi invece lieve e non si potrebbe gia’ piu’ parlare di precocita’ oltre questo tempo.

L’eiaculazione precoce può essere inoltre definita primaria, nel caso in cui si sia sempre verificata gia’ dall’inizio dell’attività sessuale, o secondaria, se è insorta dopo un periodo di normalità. Spesso può essere associata ad un deficit dell’erezione, ed è in questo caso dovuta al tentativo di accelerare il raggiungimento dell’orgasmo per evitare le difficoltà di mantenimento dell’erezione. Si distinguono poi forme di eiaculazione precoce assolute, che si verificano con qualunque partner e in qualunque situazione, e forme relazionali, in cui la precocità si manifesta solamente in limitate situazioni o con determinati partner.
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Eiaculazione precoce: quali sono le cause

L’eiaculazione precoce è causata da un’alterazione della risposta agli stimoli sensoriali.
Questa alterazione può avere origini diverse. 
Le meno frequenti ma le più facili da indagare sono cause organiche come infiammazioni o patologie, ecco alcuni esempi:

  • infiammazioni della prostata, dell’uretra, dei testicoli o delle vescicole seminali
  • Malattie neurologiche e genetiche (come la sclerosi multipla o la spina bifida), e alcune malattie generali (il diabete).
  • Il pene troppo sensibile nella zona del glande Alcune anomalie dell’organo genitale maschile (un frenulo troppo breve, o la “fimosi”)
  • L’assunzione temporanea di determinate sostanze, tra cui specialmente le droghe (anfetamina, allucinogeni, cocaina).
  • I traumi che coinvolgono direttamente il pene o la colonna vertebrale.

Più frequentemente c’è una causa psicologica. Gli individui affetti da questo disturbo sono accomunati probabilmente da un tentativo di difendersi dall’ansia generata dalla sessualità e, in particolare, dalle intense sensazioni erotiche che precedono l’orgasmo, e sono quindi impossibilitati a controllarlo. 
Il rapporto con la sessualità è molto importante. Basti pensare che per quanto anche i rapporti omosessuali registrino una certa incidenza di questo disturbo, l’eiaculazione precoce è decisamente inferiore a quella esistente nei rapporti eterosessuali poiché è il senso di incapacità di dare alla partner soddisfacimento che angoscia fortemente il maschio.

L’ansia alla base di questo meccanismo può avere diverse origini e concause: elementi conflittuali risalenti all’infanzia, ostilità verso la donna, prime esperienze sessuali traumatiche e conflitti di coppia, paura del rifiuto e ansia di prestazione possono contribuire con diverso peso e profondità alla base psicologica di questo disturbo.
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Diagnosi – Eiaculazione precoce


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Come si diagnostica l’eiaculazione precoce

Esistono forme diverse di eiaculazione precoce. si può manifestare fin da subito, dalle prime esperienze sessuali oppure può comparire dopo un periodo di normale attività eiaculatoria.

In ogni caso se si pensa di soffrire di questo disturbo, se ci si sente a disagio sessualmente per il modo in cui si arriva all’orgasmo è il caso di rivolgersi al medico e in particolare a uno specialista di urologia o andrologia.

La diagnosi è basata dapprima sull’esclusione di anomalie morfologiche del pene o di malattie. Una volta stabilito che non esistono cause organiche l’eiaculazione precoce viene considerata un disturbo del comportamento sessuale anche se negli ultimi tempi iniziano a diffondersi teorie su possibili anomalie del sistema nervoso.

Esistono degli esami medici che possono essere d’aiuto a diagnosticare l’esistenza e a individuarne una causa dell’eiaculazione precoce.

Il primo esame per accertare e studiare l’effettiva presenza di eiaculazione precoce è il Viricare test o test di fallovibrazione: viene effettuata una microiniezione nel pene di farmaci vasodilatatori che inducono l’erezione, dopodichè il pene viene appoggiato su una piccola piattaforma vibrante che registra il numero di vibrazioni necessarie per indurre l’eiaculazione (Viri-care test). Quando l’eiaculazione avviene in pochissimi minuti probabilmente la causa è di tipo organico.

Successivamente viene eseguita una Valutazione neuroandrologica che consiste nell’esecuzione di due esami specifici che sono:

Studio dei Potenziali evocati sacrali (P.E.S.) e dei Potenziali evocati corticali (P.E.C.). Tali indagini vengono eseguite mediante l’applicazione di alcuni elettrodi stimolatori ed altri riceventi. Mediante una leggera stimolazione elettrica assolutamente indolore si valuta la conduzione dell’impulso nervoso e la velocità dello stesso in modo da poter valutare la possibile presenza di ipereccitabilità peniena.

Il test di desensibilizzazione: questo test puo’ essere eseguito a casa e prevede l’utilizzo di una crema desensibilizzante riduce la sensibilità del pene. Se durante il rapporto sessuale si verifica un’eiaculazione precoce è molto probabile che la causa del problema sia esclusivamente di natura psicologica e non causata da una eccessiva sensibilità del pene. Se al contrario l’eiaculazione avviene in tempi nettamente maggiori rispetto al solito è molto probabile che la causa sia dovuta ad una ipereccitabilità del pene spesso secondaria alla presenza di prepuzio esuberante o di fimosi.
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Cura e Terapia – Eiaculazione precoce


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Eiaculazione precoce: la terapia sessuologica

Con l’approccio sessuologico (e psicologico) l’uomo può uscire da questo problema anche se dopo molti anni di sofferenza.

Fondamentalmente la terapia sessuologia si concretizza in una serie di esercizi che l’uomo esegue, preferibilmente assieme alla propria partner, per acquisire il controllo eiaculatorio, imparando innanzitutto a riconoscere e gestire il punto di non ritorno.

L’approccio sessuologico differisce quindi dall’autoterapia che porta a una percentuale inferiore di successi.

È importante rivolgersi a medici specialisti perché spesso il fai da te porta a peggiorare la situazione.
Inoltre senza un supporto e un piano di lavoro serio, si rischia di seguire la terapia con irregolarità e soprattutto si rischia di inziare una cura che non serve a nulla perché senza una corretta diagnosi è possibile che la causa dell’eiaculazione precoce sia molto diversa da quello che si crede.
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Eiaculazione precoce: la terapia mista

La terapia dell’eiaculazione precoce consiste in un trattamento integrato basato da un lato sull’adozione da parte della coppia di manovre comportamentali destinate a facilitare il controllo dell’eiaculazione, dall’altro sull’uso di farmaci che modifichino la risposta nervosa del pene, allungando l’intervallo tra l’inizio della stimolazione erotica e l’orgasmo.

Le tecniche comportamentali e i farmaci utilizzati in tali casi sono abbastanza numerosi e la loro scelta deve essere effettuata dal medico tenendo conto delle modalità con cui il disturbo si manifesta in ciascun individuo; in tal modo è possibile curare definitivamente più del 90% degli uomini affetti da eiaculazione precoce.

È opportuno ricordare che fino ad ora nessun farmaco è stato specificamente registrato per il trattamento dell’eiaculazione precoce; tutte le terapie devono pertanto avvenire sotto stretto controllo medico.
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Dapoxetine: promessa svanita?

Due anni fa avevamo dato notizia di un farmaco che avrebbe potuto risolvere i problemi di eiaculazione precoce. Anche se al momento non esiste una cura per questa patologia e nonostante un recente studio ha dimostrato l’efficacia del dapoxetine. la FDA non ha approvato la molecola e, secondo gli esperti, non lo farà presto. Ripercorriamo in breve le tappe di questa vicenda e capiamo i motivi dello stallo.

Dopo la richiesta di approvazione di dapoxetine come farmaco per la cura dell’eiaculazione precoce, nell’ottobre 2005 è arrivato subito il parere negativo della FDA.

La ALZA corp, che insieme a Johnson and Johnson è coinvolta nello sviluppo del farmaco, ha deciso comunque di portare avanti il progetto (acquistato da Eli Lilly nel 2003 per 65 milioni di dollari).

L’eiaculazione precoce è una malattia riconosciuta dall’American Urological Association (AUA), dall’ American Psychiatric Association (APA) and dell’organizzazione mondiale della sanità (OMS).

Per la FDA il problema sta nel fatto che il dapoxetine è un farmaco inibitore selettivo della ricaptazione della serotonina, un antidepressivo, per capirci, della stessa famiglia del prozac.

Le case farmaceutiche sostengono però che il dapoxetine è diverso. Il farmaco è stato progettato per essere assunto da una a tre ore prima del rapporto, quindi a differenza degli altri SSRI non deve essere assunto tutti i giorni.

In pratica il farmaco sfrutta un effetto indesiderato degli SSRI, che è proprio quello di ritardare l’eiaculazione.

Lo studio commissionato da Johnson and Johnson ha confrontato in tre gruppi dosi di 30mg del farmaco 60mg del farmaco e placebo. Per il test sono stati coinvolti 2600 con problemi di eiaculazione medi e gravi. Il tempo medio di eiaculazione era di poco inferiore al minuto

I risultati del test sono stati i seguenti: la durata media dell’orgasmo è passata a 1.75 minuti nel gruppo placebo, 2.78 minuti nel gruppo 30 mg e 3.32 minuti nel gruppo 60 mg.

L’agenzia del farmaco americana però non sembra dell’idea di rivedere la sua posizione, almeno nel breve periodo. L’appartenenza alla famiglia degli SSRI, per i tanti effetti collaterali che questi farmaci si portano dietro, è un fattore che non può essere sottovalutato.
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Aspetti psicologici – Eiaculazione precoce


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Eiaculazione precoce: quali ripercussioni sulla coppia?

Soffrire di eiaculazione precoce significa avere problemi sia dal punto di vista personale sia dal punto di vista della vita di coppia.

Chiaramente ogni coppia presenterà una situazione particolare, diciamo però che in via generale se un uomo accusa questo tipo di problema consentirà difficilmente alla partner di giungere a una piena soddisfazione sessuale. Più precisamente per l’uomo sarà difficile far raggiungere l’orgasmo alla partner con la penetrazione. E questo può creare dei problemi.

Il vissuto della donna rispetto a questo disturbo maschile può essere differente a seconda delle situazioni. Possono esserci donne che sono comunque soddisfatte della loro vita sessuale e quindi in questo caso il problema non esiste.

Però ci può essere anche un vissuto negativo del disturbo e porta la coppia ad essere insoddisfatta sessualmente e quindi a deteriorare il rapporto. In questi casi è importante intervenire sia sul disturbo dell’uomo ma anche sugli equilibri del rapporto di coppia. Spesso risulta molto positivo coinvolgere entrambi nella terapia.

Poi ci può essere l’altro lato della medaglia ossia che sono i problemi di coppia a causare il disturbo. Ci sono casi di eiaculazione precoce che si manifesta solo con la partner fissa e non in occasione di rapporti occasionali.

Anche eventuali disturbi sessuali della donna possono portare l’uomo a questa reazione. Mancanza di lubrificazione vaginale, vaginismo, dolore durante il rapporto potrebbero portare l’uomo a reagire e ad affrettare il rapporto e a non controllarlo.
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Glossario per Eiaculazione precoce – Enciclopedia medica Sanihelp.it


 – Ansia

 – Orgasmo


Farmaci


 – PRILIGY*3CPR RIV 30MG

 – PRILIGY*3CPR RIV 60MG

Tag cloud – Riepilogo dei sintomi frequenti

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