Setticemia

COLLEGAMENTI

Setticemia

La malattia è anche conosciuta come:
sepsi


Infiammazione a rapido decorso, è causata da batteri e coinvolge tutto l’organismo. Se non trattata in tempo l’esito è quasi sempre fatale.

Categoria: Malattie infettive

Che cos’è – Setticemia

Una grave infezione potenzialmente letale

Infiammazione potenzialmente fatale che coinvolge tutto l’organismo e che insorge quando batteri (streptococchi, stafilococchi, pneumococchi, meningococchi ecc.) provenienti da una zona infetta del corpo entrano in circolo attraverso il flusso sanguigno. La complicanza più temibile, che insorge nel caso in cui il moltiplicarsi dei batteri non venga fermato e che può portare  alla morte del paziente, è lo shock setticemico una grave infezione secondaria che può causare insufficienza circolatoria acuta, contrazione della diuresi, stato confusionale e insufficienza multi-organo. Il lasso di tempo immediatamente successivo all’esecuzione di un intervento chirurgico è il periodo più a rischio riguardo l’insorgere di shock  setticemico o setticemia  in quanto il sistema immunitario è provato e indebolito dalla malattia in corso. Tra le complicanze più comuni della setticemia ci sono la coagulazione intravascolare disseminata (CID), grave condizione patologica caratterizzata da una abnormale coagulazione del sangue che causa trombi ed emorragie  
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Prevenzione – Setticemia


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Fondamentale la prevenzione in ambito ospedaliero

La mortalità in caso di shock settico rimane ancora molto alta e proprio per questo la prevenzione è fondamentale. Vista l’alta incidenza della patologia durante la convalescenza post operatoria, le misure preventive più efficaci devono essere adottate proprio in ambiente ospedaliero e consistono in alcuni semplici accorgimenti: evitare la contaminazione di cateteri venosi ed urinari; curare molto e in modo efficace l’igiene del malato avendo cura di evitare l’insorgenza di piaghe da decubitoantibatterici in grado di prevenire eventuali complicanze settiche. In caso di insorgenza di un’infezione in qualche parte del corpo, come ad esempio nel cavo orale, è importante rivolgersi in modo tempestivo al proprio medico in modo da adottare subito la giusta terapia che potrà evitare successive complicanze e degenerazioni.
 
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Sintomi – Setticemia


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Sintomi molto evidenti da individuare subito

Il periodo in cui è più alto il rischio dell’insorgenza di una setticemia è sicuramente la convalescenza da un intervento chirurgico, ma il rischio è presente anche in caso siano semplicemente presenti infezioni in corso o ferite. I sintomi sono molto forti ed evidenti e i più comuni sono febbre alta e brividi, respiro affannato, mal di testa e nausea e talvolta a questa sintomatologia si accompagna bassa pressione sanguigna, perdita di appetito e perdita di conoscenza. Ad un esame visivo si possono osservare strisce di arrossamenti che si diramano da punti arrossati simili a foruncoli. In pazienti giovani e anziani, e in persone col sistema immunitario indebolito in modo particolare, possono presentarsi sintomi atipici come l’ipotermia e la localizzazione dell’infezione può risultare oltremodo difficile. Sebbene la patologia non sia provocata dagli agenti patogeni in sé, ma dalle tossine che vengono da questi rilasciate, i sintomi non derivano solamente dalle sostanze tossiche in circolo, ma dalla  reazione che l’organismo oppone all’invasione delle sostanze potenzialmente dannose.
 
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Diagnosi – Setticemia


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Diagnosi tempestiva è indispensabile per evitare il peggio

Una diagnosi tempestiva è fondamentale per intervenire in modo efficace contro la sepsi ed evitare un decorso che purtroppo è molte volte fatale. L’alto tasso di  mortalità, infatti, è spesso provocato proprio dal riconoscimento tardivo della patologia e dal ritardo nell’adozione di adeguate terapie.
Entro le prime tre ore dal primo sospetto di shock settico, gli esami diagnostici messi in atto dovrebbero prevedere la misurazione del lattato sierico oltre che colture finalizzate ad individuare i farmaci più indicati per il trattamento antimicrobico. Per identificare l’agente patogeno devono essere eseguite almeno due emocolture (aerobi ed anaerobi), con almeno un prelievo per via percutanea e uno attraverso un catetere vascolare. In caso si sospettino altre fonti di infiammazione, sarà necessario eseguire adeguati esami su urina, liquido cerebrospinale, ferite e secrezioni respiratorie. Entro 12 ore dai primi sintomi e sospetto di sepsi è necessario avere la diagnosi giusta ed escludere fonti di infezione che richiederebbero altri controlli come infezioni del tessuto molle necrotizzante, peritonite, colangite, infarto intestinale. La diagnosi differenziale di sepsi è ampia e comprende le condizioni che possono causare i segni sistemici di SIRS (Sindrome da Risposta Infiammatoria Sistemica), infiammazione che coinvolge l’interno organismo in assenza di chiare cause di infezione: astinenza da alcol, embolia polmonare, tireotossicosi, anafilassi, insufficienza surrenalica e shock neurogeno.
 
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Cura e Terapia – Setticemia


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Importanti la terapia e il monitoraggio in terapia intensiva

Visto il rapido decorso e la gravità della malattia i pazienti richiedono un attento monitoraggio durante la cura e spesso è necessario il ricovero nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale. La terapia si basa principalmente su farmaci somministrati per via endovenosa, antibiotici specifici per l’agente patogeno responsabile dell’infezione in corso ai quali si accompagna sovente una cura reidratante. In presenza di disfunzione d’organo può essere necessario applicare l'emodialisi in caso di insufficienza renale e ventilazione meccanica in presenza di disfunzione polmonare e in alcuni casi possono essere somministrati farmaci steroidei per alleggerire l'infiammazione, farmaci vasopressori (per incrementare la pressione arteriosa), insulina (per il mantenimento dei valori glicemici nella norma), antidolorifici e, quando necessario, modulatori del sistema immunitario. Può anche rendersi necessario un intervento chirurgico al fine di rimuovere meccanicamente la fonte di infezione, come accade  per gli ascessi dentali. Gli antibiotici più comunemente impiegati per la cura della sepsi sono ceftriaxone, cefuroxima, ceftazidima, cefotaxima, tobramicina, vancomicina e ampicillina. Per quanto riguarda invece i famaci vasosopressori, che favorendo la vasocostrizione aumentano i valore della pressione arteriosa, solitamente bassa nei pazienti affetti da sepsi, troviamo noradrenalina, dopamina e adrenalina o epinefrina .
 
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Glossario per Setticemia – Enciclopedia medica Sanihelp.it


Farmaci


 – CEFALOTINA BIOPH.*INIET F 1G+F

 – CEFAZOLINA TEVA*IM 1F 1G+F 4ML

 – CEFAZOLINA TEVA*IV F 1G+F 10ML

 – CIPROFLOXACINA RAT*10CPR 250MG

 – CIPROFLOXACINA RAT*6CPR 500MG

 – CIPROFLOXACINA TEV*10CPR 250MG

 – CIPROFLOXACINA TEV*12CPR 750MG

 – CIPROFLOXACINA TEV*6CPR 500MG

 – CROMEZIN*IM 1F 1G+F 4ML

 – CUROXIM*EV 1FL 1G+F 10ML SOLV

 – CUROXIM*IM 1FL 1G+1F 4ML SOLV

 – CUROXIM*IM 1FL250MG+F 1ML SOLV

 – CUROXIM*IM 1FL500MG+F 2ML SOLV

 – CUROXIM*IV 1FL 2G

 – ESARONDIL*16CPS 300MG

 – GENTAMICINA B.BRAUN*10FL 240MG

 – GENTAMICINA B.BRAUN*10FL 360MG

 – GENTAMICINA B.BRAUN*10FL 80MG

 – IBITAZINA*IM 1FL 2G+250MG/4ML

 – LIMERIK*IM 1FL 2G+250MG/4ML

 – METRONIDAZ.B.B.*EV 20FL 100ML

 – PENTAVAC*1FL 1D+1SIR 0,5ML+2AG

 – PIPERACILLINA TA IB*EV 2+0,25G

 – PIPERACILLINA TA IB*EV 4G+0,5G

 – PIPERACILLINA TA TE*EV4G+500MG

 – PIPERACILLINA TA TE*IM2G+250MG

 – REPITA*EV FL 4G+500MG

 – REPITA*IM 1FL 2G+250MG/4ML

 – TENACID*EV FL 20ML 500MG+500MG

 – TOBRAMICINA IBI*INIET 1F 100MG

Tag cloud – Riepilogo dei sintomi frequenti

affaticabilità
anuria
aritmia
assenza
astenia
alterazioni del battito cardiaco
accelerazione del battito
brividi
colorito livido
coma
confusione
perdita di conoscenza
perdita di coscienza
aumento del ritmo del cuore
debolezza
diaforesi
riduzione della diuresi
diminuzione o scomparsa della diuresi
ematemesi
esauribilità
febbre
mancanza delle forze
aumento della frequenza cardiaca
ipertermia
ipotensione
lipotimia
livore
assenza o diminuzione della minzione
riduzione della minzione
obnubilamento
oliguria
orripilazione
pallore
pelle d’oca
irregolarità del polso
pressione bassa
diminuzione della pressione del sangue
aumento delle pulsazioni
irregolarità delle pulsazioni
rallentamento
alterazioni del ritmo cardiaco
aumento del ritmo
sbiancamento
perdita dei sensi
sincope
sonnolenza
spossatezza
stanchezza
stupore
sudorazione
sudorazione notturna
sudori freddi
svenimento
tachicardia
innalzamento della temperatura
torpore
traspirazione
diminuzione della emissione dell’urina
mancata emissione dell’urina
blocco urinario
sangue nel vomito

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