Sanihelp.it – Inserire una tassa sul junk food? Per essere efficace dovrebbe incidere per oltre il 100% sul prezzo del prodotto. Servono, invece, piani di educazione alimentare nelle scuole e controllo degli spot pubblicitari: questo il commento del Movimento Difesa del Cittadino al provvedimento del ministro della sanità romeno Attila Czeke che prevede di tassare i cibi spazzatura.
Il Movimento si è impegnato in questo senso con il progetto Periscope (Pilot European Regional Interventions for Smart Childhood Obesity Prevention in Early Age) sull'alimentazione infantile in Europa. Il progetto ha coinvolto Italia, Danimarca e Polonia e ha visto la realizzazione di una ricerca su circa 1200 bambini fra i tre e i sei anni negli asili dei tre paesi europei.
Dall’indagine è emerso che il tasso di sovrappeso nei tre paesi europei ammonta al 12,9%, quello di obesità infantile al 4,6%, ma è l'Italia a mostrare la maggiore prevalenza di sovrappeso e obesità: 21,2% complessivi, fra i quali un preoccupante 9,3% di obesi che contrasta con la percentuale nettamente inferiore, pari al 2,3%, di Danimarca e Polonia.
Sono i bambini italiani i più indisciplinati: mangiano meno frutta e verdura rispetto ai coetanei danesi e polacchi. Gli italiani sono anche i bambini che si muovono di meno. Il 50% di loro, secondo quanto dichiarato dai genitori, non può giocare all’aperto contro l’1% dei danesi e polacchi.
Accanto a queste iniziative, occorre un serio controllo sul rispetto dei tetti pubblicitari – soprattutto sui canali satellitari dedicati ai più piccoli- dove spesso le interruzioni superano abbondantemente la soglia prevista per le reti di stato.
Come proposto dalla campagna Tutti attivi davanti alla tv, l'associazione invita i genitori a non lasciare i propri figli da soli davanti allo schermo e a segnalare alle autorità proposte (AGCOM per la durata eccessiva degli spot e IAP per la qualità del messaggio pubblicitario) eventuali violazioni.