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La Zona per vivere in salute

Speciale Dieta Zona

Sanihelp.it – Esiste un vecchio detto che afferma «l’importante è la salute»: questo proverbio incontra sicuramente il favore di tutti i nostri lettori… pareri discordanti possono nascere invece intorno alla scelta delle modalità da attuare per il raggiungimento dello stato di benessere totale a cui tutti aspiriamo.


Barry Sears, biochimico americano originario della California, inventò negli anni Ottanta un nuovo metodo (conosciuto con il nome di Zona) per aiutare i suoi pazienti, affetti da cardiopatie e/o diabete, a vivere meglio e il più a lungo possibile nonostante la presenza di gravi patologie.

Attraverso l’applicazione di semplici regole la Zona guida infatti l’individuo a riappropriarsi di uno stato di salute ottimale in cui l’organismo lavora al massimo dell’efficienza e, in caso di presenza di malattie, riesce spesso ad attuarne la regressione, se non addirittura la totale scomparsa.

Effetti positivi sono stati riscontrati relativamente alla prevenzione e cura di:

– sindrome premestruale
– sindrome policistica ovarica
– disturbi legati alla menopausa
– patologie cardiache
– patologie vascolari
– insulino-resistenza e diabete di tipo 2
– diabete di tipo 1
– sindrome X (iperinsulinemia, ipertensione, obesità, dislipidemie)
– malattie autoimmuni
– morbo di Alzheimer
– morbo di Parkinson
– sclerosi multipla
– depressione
– alcolismo
– cancro
– artrite
 

Ma quali sono i meccanismi, innescati dalla Zona, che danno il via al processo di miglioramento e/o guarigione all’interno del nostro organismo? Possiamo riassumerli in 3 punti:

1) il controllo dei livelli di insulina gioca un ruolo fondamentale nella prevenzione di molti problemi di salute a essa legati, come ad esempio il diabete di tipo 1 e 2 e le malattie cardiovascolari. Questo ormone è costantemente presente nel nostro organismo in piccole dosi (immagazzinato nel pancreas sotto forma di granuli) e viene secreto per lo più a seguito dell’introduzione di zuccheri sotto forma di cibo.
Diventa quindi necessario adottare una dieta povera di alimenti ad alto indice glicemico, che permetta di mantenere nel sangue la presenza della giusta quantità di insulina: la Zona per l’appunto.

2) il controllo dei livelli di glucagone, ormone antagonista dell’isulina, si rivela uno strumento altrettanto valido nella lotta alle patologie croniche che affliggono milioni di persone nel mondo.
Secreto anch’esso dal pancreas, il glucagone ha il compito di liberare i carboidrati conservati nel fegato sotto forma di glicogeno. In questo modo essi possono entrare in circolo e correggere la glicemia in modo adeguato, garantendo il corretto funzionamento del cervello che ha sempre bisogno di zuccheri per funzionare ma non è in grado di immagazzinarli.
Il consumo della giusta dose di proteine, promosso dalla Zona, è in grado di stimolare la produzione di questo ormone che insieme all’insulina mantiene in equilibrio la glicemia.
In assenza di glucagone viene inoltre prodotto cortisolo in eccesso con conseguente deperimento del sistema immunitario e inibizione della produzione di ecosanoidi (vedi punto successivo).
 

3) il mantenimento di una situazione di equilibrio tra ecosanoidi buoni e cattivi all’interno di ogni cellula, indispensabile per garantire il buon funzionamento dell’organismo.

Gli ecosanoidi buoni:
– inibiscono l’aggregazione delle piastrine
– favoriscono la vasodilatazione
– attenuano il dolore
– inibiscono la proliferazione cellulare
-stimolano la risposta immunitaria
– migliorano l’efficienza mentale

Gli ecosanoidi cattivi:
– favoriscono l’aggregazione delle piastrine
– favoriscono la vasocostrizione
– accentuano il dolore
– favoriscono la proliferazione cellulare
– deprimono la risposta immunitaria
– peggiorano l’efficienza mentale

Alla luce di quanto sopra è evidente che gli ecosanoidi cattivi prodotti in eccesso portano a problemi alla salute, mentre quelli buoni portano beneficio.
Tuttavia uno squilibrio tra i due tipi porta l’organismo a lavorare male con conseguente insorgenza di patologie croniche.
Il potere degli ecosanoidi può essere controllato con la dieta poiché gli acidi grassi di cui essi sono costituiti si introducono nell’organismo attraverso il cibo e la loro sintesi risente della presenza o meno di insulina e glucagone: quale strategia alimentare può lavorare in questo senso, se non la Zona?

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