Sanihelp.it – Un italiano su 5 tra i 18 e i 24 anni dichiara di soffrire o di aver sofferto di pressione alta e il 12,4% in questa fascia dichiara invece di non saperlo. Per la quasi totalità del campione (97,8%) è importante tenere monitorata la pressione; tuttavia quasi la metà (43,8%) la misura solo un paio di volte l’anno. Chi non l’ha mai misurata in vita sua ritiene di non averne necessità, ma esiste anche chi preferisce non sapere.
I dati emergono da una ricerca commissionata dal Gruppo MOVI e condotta nel gennaio 2011 su un campione rappresentativo della popolazione italiana, volta a indagare il comportamento nei confronti della prevenzione dell’ipertensione.
Più della metà della popolazione non risulterebbe preoccupato per la pressione alta (56,8%), mentre sono gli uomini in particolare a preoccuparsene (49,1% contro il 37,6% delle donne), insieme a chi vive al sud (49,6%) e agli over 55 anni.
Più dell’80% degli italiani ritiene che solo dopo i 35 anni si entri nell’età a rischio per la pressione alta mentre solo il 5% ritiene che già sotto i 25 anni sia necessario controllare il rischio ipertensione.
Gli italiani hanno sempre più confidenza con l’uso degli sfigmomanometri digitali: il 54,9% dichiara di misurarla a casa, nel 62,3% dei casi su consiglio del medico. Sono infatti i medici stessi a suggerire misurazioni regolari a casa, che non sostituiscono i controlli medici ma che sono importantissime per una corretta valutazione e per un adeguato controllo. La tranquillità della propria casa evita il cosiddetto effetto camice bianco che si presenta nel 15-20% dei pazienti.