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Nuovo spray nasale contro la cefalea a grappolo

Sanihelp.it – Negli Stati Uniti è già disponibile una nuova formulazione usa e getta in spray nasale, efficace nella cefalea a grappolo. La novità è stata presentata dal professor Alan Rapoport della UCLA school of medicine di Los Angeles, neo Presidente dell’International Headache Society, massimo organo mondiale che raccoglie gli studiosi di cefalee di tutto il mondo. Lo spray nasale allo zolmitriptan si è innanzitutto dimostrato efficace nell’emicrania, per poi rivelarsi utile anche in caso di cefalea a grappolo, chiamata da suicidio dagli autori francesi.


Questo particolare tipo di cefalea raggruppa i suoi attacchi ogni uno-due mesi (detti grappoli), intervallati da diversi mesi di benessere, con un dolore quotidiano (da una crisi ogni due giorni fino a otto crisi al giorno) che dura tra 15 e 180 minuti e che compare spesso alla stessa ora. Il dolore è strettamente unilaterale in sede oculo-fronto-temporale ed è intenso, violento, trafittivo, come una pugnalata o un chiodo nell'occhio. Si accompagna a segni autonomici quali lacrimazione, arrossamento congiuntivale, ptosi, miosi, ostruzione nasale, rinorrea, sudorazione facciale.

Il paziente, colpito da un dolore ingestibile, si sente agitato e in continuo movimento e ha bisogno più degli altri cefalalgici di un trattamento di emergenza, rapido ed efficace. Lo spray nasale rappresenta una nuova terapia d'emergenza più pratica delle precedenti soluzioni, che non erano compatibili con una normale conduzione di vita del paziente: inalazione di ossigeno puro da effettuarsi in ambiente ospedaliero a pressione costante di 10-15 litri al minuto o somministrazione sottocutanea di sumatriptan, che non può essere effettuata senza controllo dello specialista.

Lo spray nasale presenta invece diversi benefici: la comodità, la possibilità di evitare l'assunzione di farmaci orali (resa difficoltosa in caso di vomito e nausea che accompagnano spesso gli attacchi di cefalea), l'estrema porosità dei vasi sanguigni nasali facilita il
passaggio e l’assorbimento dei farmaci applicati sulla mucosa nasale. Questi, prontamente assorbiti, possono entrare in circolo, raggiungendo in fretta elevate concentrazioni nel circolo cerebrale.

Una significativa percentuale di pazienti è libera da dolore entro mezz’ora dall’insufflazione, senza presentare sintomatologia autonomica di accompagnamento e comincia a star meglio dopo dieci minuti.

Una volta che la prima frazione di farmaco è rapidamente entrata in circolo, una seconda viene assorbita a livello del circolo gastrointestinale con conseguente mantenimento dell’effetto terapeutico. Questo rappresenta un altro fattore importante: i pazienti hanno da un lato bisogno di essere liberati dal dolore al più presto, ma dall'altro desiderano anche che non si ripresenti. 

Se la cefalea a grappolo si concentra in particolari periodi dell’anno, l’emicrania è invece molto più assidua, presentandosi anche più volte al giorno, tutti i giorni. Poter disporre di un erogatore da utilizzare anche in pubblico può contribuire a ridurre lo stigma di questa malattia e a tranquillizzare il paziente che sa di poter contare su una terapia comoda e veloce.

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