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Botulino sì o no?

Il monito degli esperti: occhio alle imitazioni

Sanihelp.it – Uno studio, in via di pubblicazione su una delle più importanti riviste americane di dermatologia, ha evidenziato l’efficacia e la sicurezza delle tossine botuliniche attualmente in commercio per il trattamento delle rughe glabellari (quelle che si formano alla radice del naso). È emerso però che il numero di formulazioni approvate per uso estetico è estremamente limitato. Attenzione, quindi, a chi ci si affida.


A questo proposito, gli esperti di diverse società scientifiche hanno elaborato un Consensus paper che ricorda le regole per non avere cattive sorprese. Il botulino infatti non è un cosmetico ma un farmaco a tutti gli effetti e, come tale, ha vantaggi e criticità che bisogna conoscere prima del trattamento.
 La prima regola è quella di affidarsi a professionisti competenti, preparati e autorizzati a questo tipo di trattamento. «Le varie formulazioni di tossina botulinica attualmente in commercio, infatti, non sono intercambiabili tra loro – afferma Nicolò Scuderi, Direttore della Cattedra di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva dell’Università La Sapienza di Roma – I medici quindi non possono applicare stesse diluizioni e dosaggi a formulazioni diverse, devono saper usare ciascun prodotto e capire quale preferire per ottenere il miglior risultato. Alla fine del trattamento, lo specialista deve rilasciare certificazione del principio attivo impiegato e del quantitativo totale iniettato, espresso in Unità Internazionali».

Alcune tossine approvate per uso terapeutico sono utilizzate fuori indicazione (off-label) per uso cosmetico, ovvero senza l’approvazione degli enti sanitari locali e senza sufficiente evidenza scientifica in termini di sicurezza ed efficacia. Bisogna diffidare anche dai prodotti acquistabili via internet: non sono legali ed espongono l’utilizzatore a un potenziale rischio, anche grave.
 La tossina botulinica è una neurotossina, prodotta dal batterio Clostridium botulinum, che inibisce la comunicazione tra cellula nervosa e cellula muscolare, interrompendo la contrazione del muscolo interessato. Grazie a questo meccanismo d' azione, da oltre 20 anni risulta efficace per scopi terapeutici in vari campi della medicina.

In campo estetico, la sua applicazione è conosciuta dagli anni ’80. Viene somministrata a dosaggi molto inferiori a quelli utilizzati per i disturbi clinici: per esempio la dose tipica per il trattamento delle rughe glabellari consiste in 20-35 unità (intramuscolari), mentre per un disturbo neuromuscolare in 200 unità o più.
 In letteratura sono disponibili diversi studi clinici sulla sicurezza e l’efficacia a lungo termine della tossina botulinica. Gli studi hanno confermato che gli effetti collaterali – dal mal di testa al gonfiore locale, dalle ecchimosi ai lividi – sono frequenti ma temporanei, mentre quelli di maggior entità sono rari e reversibili.

Ogni casistica attinente alla sicurezza è comunque inclusa nel prodotto, che riporta informazioni dettagliate relative a indicazioni approvate, controindicazioni, avvertenze, precauzioni e ragguagli sugli eventi avversi rilevati. Informazioni che devono essere puntualmente riferite dal medico alla persona, prima del trattamento.

Più cauta la posizione del professor Antonino Di Pietro, che da tempo esprime la convinzione che non ci sia certezza che la tossina botulinica resti localizzata nell’area in cui viene iniettata e non agisca anche a distanza, in altre parti del corpo. Per questo il dermatologo ha messo a disposizione del pubblico il sito www.botulinfree.com, che raccoglie testimonianze di chi ha avuto problemi dopo un’iniezione di tossina botulinica fatta per contrastare le rughe.

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