Piede di Charcot: sintomi ignorati e diagnosi lumaca
di Roberta Camisasca
Pubblicato il: 26-06-2012
Pubblicato il: 26-06-2012
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Il piede di Charcot è una complicanza del diabete che colpisce le ossa e le articolazioni del piede. La maggior parte dei soggetti colpiti ha un’età compresa tra i 50 e i 60 anni, con una storia di malattia diabetica alle spalle di circa 10 anni.
Se non trattata al momento della sua comparsa, la malattia provoca la frammentazione delle ossa e una deformazione dei piedi, tali da perdere i normali rapporti articolari. L’incidenza è circa 0,1-5% nei diabetici complicati da polineuropatia periferica, ma il dato è sottostimato.
La causa va ricercata nella mancata diagnosi della fase acuta e nel ritardo dell’intervento chirurgico nella fase cronica. I sintomi infatti molto spesso vengono confusi con altre patologie. Per questo i diabetici dovrebbero essere stimolati a prestare attenzione ai cambiamenti morfologici del piede.
La diagnosi precoce permette di avere una gestione conservativa. Attualmente non esiste infatti un trattamento farmacologico efficace nel bloccare la progressione di questa malattia. Il riposo e l’utilizzo di gambaletti permettono di affrontare una guarigione quasi completa.
Laddove le deformità sono gravi si interviene con una chirurgia ricostruttiva. Tra le terapie più innovative i sostituti cutanei trovano sempre più spazio: la pronta disponibilità in termini di quantità e le loro proprietà relative all’impianto, all’incorporazione e al riassorbimento garantiscono buoni risultati a lungo termine.

Dipartimento di piede diabetico Maria Cecilia Hospital
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