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Gocce di bellezza: i sieri

Si usano alla sera, prima della crema

Sanihelp.it – Sempre di più sta prendendo piede in cosmetica il concetto di stratificazione. Stratificare significa presentare alla pelle i principi attivi gradualmente, in modo che possa accettarli meglio.


Secondo questo concetto, la cura quotidiana del viso si divide in quattro step: detergenza, preparazione, idratazione e make up. Il siero si colloca al secondo posto: idrata la pelle e la prepara a ricevere il trattamento successivo, rafforzandone l’efficacia. È anche un’ottima base per il make up.

«I sieri sono nati come trattamento o prevenzione di tutte le imperfezioni cutanee dovute all'età (rughe, perdita di elasticità, borse, occhiaie) o a stili di vita non adeguati (eccessiva esposizione solare o lampade UV)», spiega il dottor Nicola Lionetti, cosmetologo.

«Si caratterizzano per l’alta percentuale di acqua contenuta. Questa è la caratteristica principale che li differenzia dalle creme – aggiunge il professor Antonino Di Pietro, dermatologo – La loro accentuata fluidità si traduce in una composizione dalle molecole più piccole, con un conseguente miglior assorbimento per raggiungere strati più profondi dell’epidermide».

Molecole piccole e concentrate si traducono in due vantaggi: assorbimento rapido e maggior efficacia. Ma non è tutto. «Oltre alla capacità di portare idratazione più a fondo, i sieri possono contenere anche altri principi nutrienti, per esempio acido ialuronico, vitamine o amminoacidi dagli effetti, rispettivamente, antimacchia, distensivo o opacizzante», continua il dermatologo.
 Il siero si utilizza dopo l’usuale pulizia del viso, sulla pelle ancora leggermente umida. L’applicazione può essere facilitata dal confezionamento: data l’alta fluidità, infatti, i sieri sono spesso contenuti in blister di vetro con contagocce, per l’applicazione di un giusto quantitativo. Ne bastano poche gocce per un risultato immediato e duraturo.

«I sieri andrebbero applicati preferibilmente la sera, prima di andare a dormire, se non diversamente indicato nella modalità d'uso sulla confezione – sottolinea il dottor Lionetti – Questo perché l'attività urto degli attivi può portare a un'intensa stimolazione della cute, che può di conseguenza risultare più reattiva agli stimoli esterni».

Come orientarsi nella scelta? «Un siero deve avere una struttura formulativa (quantità di ingredienti) molto semplice e le sostanze attive utilizzate (vitamine, estratti vegetali, peptidi) devono essere poche, massimo tre o quattro», risponde il cosmetologo.

«In commercio si trova una vasta gamma: sieri antietà, antiossidanti, rassodanti, rigeneranti, tonificanti e persino anti-acne – aggiunge Di Pietro – La scelta non dovrebbe essere fatta a caso. I fattori che entrano in gioco sono tanti, prima di tutto il tipo di pelle. Il segreto per una scelta consapevole è leggere la lista degli ingredienti, optando per quelli che più si adattano alle proprie esigenze».

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