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Stomaco in festa: occhio ai rischi

Come prevenire i disturbi da cattiva digestione

Sanihelp.it – Oltre il 60% degli italiani è afflitto da disturbi gastrointestinali almeno una volta ogni due mesi. Bruciori di stomaco (54%), cattiva digestione (40%), diarrea (37%) i problemi più frequenti, scatenati da stress (57%) ed eccessi alimentari al ristorante (34%), in occasione di cene a casa di amici (30%) o nei classici cenoni delle feste (23%). In questo periodo poi, sia che si resti a casa, sia che si decida di fuggire in luoghi esotici, stomaco e intestino possono essere facile bersaglio di virus influenzali (34%) o tossinfezioni (10%).


In generale, per contrastare i disturbi gastrointestinali oltre il 40% degli italiani fa ricorso ai farmaci di automedicazione. Seguono i rimedi tradizionali come camomille, tisane, canarino, borsa dell’acqua calda. È quanto emerge da un’indagine promossa da ANIFA (Associazione Nazionale dell’Industria Farmaceutica dell’Automedicazione) su un campione di 1000 Italiani tra i 15 e i 64 anni.

«L’eccesso nel volume del pasto, la concitazione e la conseguente marcata velocità nell’assunzione del cibo, l’abitudine al fumo durante il pasto e la sedentarietà sono i veri nemici della digestione che frequentemente si osservano nel corso dei pranzi festivi e dei cenoni», afferma il professor Attilio Giacosa, Direttore Scientifico del Dipartimento di Gastroenterologia del Gruppo Sanitario Policlinico di Monza.

I consigli: evitare abbuffate colossali, limitare molto sughi, fritti, panna e intingoli, spezie e cibi piccanti, evitare gli alcolici specie i superalcolici, il caffè e il fumo durante i pasti. Importante mangiare lentamente e fare una passeggiata subito dopo il pasto.

Se compare difficoltà digestiva si può ricorrere ai farmaci di automedicazione per alleviare i sintomi più ricorrenti della cattiva digestione, come pesantezza, gonfiore, ma anche acidità e bruciori di stomaco (farmaci pro cinetici, antiacidi, anti secretori e inibitori di pompa protonica).

«Esistono oggi al mondo più di 250 tossinfezioni alimentari, che si manifestano con differenti sintomi e sono causate da diversi agenti patogeni, per lo più batteri, virus e parassiti che possono mettere a rischio stomaco e intestino rovinandoci la pausa invernale ai tropici», afferma il professor Giacosa.

In questi casi l’esperto consiglia: evitare di bere o lavarsi i denti con l'acqua del rubinetto se ci si trova in zone igienicamente critiche usando solo acqua in bottiglia o bollita/purificata, assumere bibite solo in bottiglia o lattina chiusa, evitare i cubetti di ghiaccio, evitare di acquistare spuntini da venditori ambulanti, controllare che il cibo sia ben cotto e mangiare solo frutta sbucciata personalmente, ricordando di lavarsi sempre bene le mani prima di mangiare.

Fondamentale partire con un kit di farmaci con antidiarroici, lassativi, fermenti lattici e farmaci probiotici, per affrontare, in caso di bisogno, qualsiasi imprevisto come la diarrea del viaggiatore o la stipsi.

Anche l'influenza è un potenziale nemico di stomaco e intestino. Nausea, vomito, gonfiore addominale e diarrea si accompagnano spesso ai sintomi respiratori e a febbre, dolori muscolari o cefalea. I consigli: in presenza di diarrea evitare latte e latticini freschi e limitare molto i vegetali, privilegiando patata, carota, mela e banana e preferire il riso alla pasta; in caso di nausea o vomito limitare molto i liquidi durante il pasto, evitare cibi fritti, piccanti o con intingoli. Importante rimanere a riposo per alcuni giorni, lavarsi spesso le mani, coprirsi la bocca e il naso quando si starnutisce o tossisce.

Anche in questo caso, l’automedicazione resta la prima arma facendo ricorso a farmaci antidiarroici, fermenti lattici e probiotici, farmaci antinausea e, in caso di dolori addominali, antispastici.

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