HomeSalute BenessereTumoriCervice uterina: l'arma della prevenzione

Cervice uterina: l’arma della prevenzione

Progetto Aurora

Sanihelp.it – In occasione della Settimana Europea della Prevenzione del Carcinoma della Cervice Uterina 2013, l’Osservatorio Nazionale sulla salute della donna (O.N.Da) fa il punto sul tumore della cervice uterina. I nuovi dati forniscono un quadro con buone prospettive; Walter Ricciardi, Direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica, Policlinico Gemelli di Roma, spiega: «Alla scadenza della campagna vaccinale contro il Papilloma Virus è stata raggiunta una copertura per tre dosi del 70% da undici Regioni per la coorte di nascita 1997, da nove Regioni per la coorte di nascita 1998 e da cinque Regioni per la coorte di nascita 1999. Ma l’obiettivo posto dall'attuale Piano Nazionale della Prevenzione Vaccinale 2012-2014 indica una copertura vaccinale per 3 dosi di vaccino ≥ 70%, ≥ 80% e ≥ 95% nelle dodicenni a partire, rispettivamente, dalla coorte del 2001, del 2002 e del 2003». 


Mario Sideri, Direttore Unità di Ginecologia Preventiva, Istituto Europeo di Oncologia di Milano sottolinea: «La malattia potrebbe addirittura scomparire tra le nuove generazioni se solo si seguissero tutti i protocolli già a nostra disposizione, che si basano non sulla diagnosi precoce ma proprio sulla prevenzione. È vero che in Italia si registrano ancora 3.500 nuovi casi all’anno, ma è uno dei tumori sui quali la ricerca ha registrato i maggiori successi. Abbiamo a disposizione un vaccino contro il virus responsabile di questo tipo di cancro, il Papilloma Virus, ma ancora oggi sia le donne che gli operatori medici sono impreparati sul tema, c’è una barriera nella comprensione dei nuovi strumenti».

ONDA sostiene il Progetto Europeo AURORA, che mira a individuare una strategia comune e attuabile su come promuovere lo screening del tumore del collo dell'utero nei nuovi stati membri dell’Unione Europea nelle donne in età riproduttiva (30-69 anni) garantendo la copertura dei gruppi più difficili da raggiungere, ad assistere i nuovi Stati membri nell’implementazione dello screening e a promuovere uno scambio europeo di informazioni e conoscenze sullo sviluppo e l'attuazione di buone prassi per la prevenzione e la difesa dal cancro della cervice uterina. Le conoscenze acquisite con il progetto AURORA verranno diffuse nell'Unione Europea, in particolare in undici Stati membri: Lettonia, Bulgaria, Romania, Repubblica Ceca, Cipro, Slovacchia, Slovenia, Ungheria, Polonia, Grecia, Italia.

L’infezione da HPV è ancora oggetto di molti pregiudizi, serve dunque un profondo lavoro di comunicazione ed educazione per modificare il modo di pensare attuale. «È necessario sensibilizzare, oltre alla classe medica, le ragazze e i genitori residenti nelle aree territoriali dove sono ancora assenti o poco presenti programmi di informazione e screening con un programma di informazione che utilizzi un linguaggio semplice, ma efficace. Io auspico che – come accade per altre campagne, sia nazionali che internazionali – si riescano a sensibilizzare personaggi dello sport e dello spettacolo affinché si facciano portatori di un messaggio così importante», sottolinea Ricciardi.

In materia di screening si registra una novità rilevante, di cui si è fatta promotrice per prima la Regione Toscana: «Il test Hpv risponde a una diagnostica più specifica ed è possibile effettuarlo ogni cinque anni anziché ogni tre permettendo una diminuzione di eventuali esami di approfondimento correlati», dichiara Gianni Amunni, Direttore Generale ISPO, Istituto per lo Studio e la Prevenzione Oncologia di Firenze.

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