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Reni: è allarme nei giovani, ma anche negli anziani

Sanihelp.it – Il 9% degli under 20 italiani è a rischio malattia renale: lo evidenzia la presenza di proteine nelle urine, la proteinuria, marker precoce di danno renale e maggiore fattore di rischio nella progressione della malattia renale cronica. Ma gli anziani risultano essere i più colpiti: il 40% degli over 70 soffre di malattia renale cronica. Complessivamente, per la popolazione generale, il rischio di ammalarsi ai reni si è quadruplicato in pochi anni.


Sono i risultati emersi dall’indagine condotta su quasi 5.000 studenti nelle scuole secondarie del nostro Paese e su 7.000 cittadini presso Gazebo in occasione delle Giornate Mondiali del Rene 2010 e 2011.

Il Ministero della salute, anche alla luce di questi dati allarmanti, alla fine del 2012 ha riconosciuto la priorità di prevenzione, diagnosi e cura dei disturbi renali, inserendo nel Decreto di ridefinizione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) cinque nuove malattie croniche tra cui quelle renali.

I risultati dello studio americano NHANES pubblicato nel 2012 dall’American Journal of Kidney Disease dimostrano che la prevalenza della malattia renale cronica nei pazienti anziani è alta e continua ad aumentare. Ma oggi anche gli anziani possono sottoporsi a un trapianto che può garantire una migliore qualità della vita rispetto alla dialisi.

Le visite gratuite rappresentano un’importante occasione di prevenzione e monitoraggio della salute dei reni, ma anche un’occasione per raccogliere informazioni sulla conoscenza della malattia renale in Italia. I giovanissimi sono più informati rispetto agli adulti: quasi tutti gli studenti (92%) conoscono il ruolo e la funzione dei reni e molti conoscono il significato di parole specialistiche come proteinuria (17%), insufficienza renale cronica (60%), dialisi (66%) e trapianto (70%).

La principale fonte di informazione sono i genitori (35%) e gli insegnanti (32%). Tra la popolazione adulta l’informazione risulta meno diffusa: il 12% conosce il termine proteinuria e la percentuale cresce con il livello di istruzione. 

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