Linguaggio
Quando la balbuzie porta al palcoscenico
di Valeria Ghitti
Pubblicato il: 07-05-2013
Pubblicato il: 07-05-2013
Bruce Willis si è iscritto ai primi corsi di recitazioni proprio per smettere di balbettare. E il resto è storia. E come lui tanti altri attori.

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La balbuzie è un disturbo di fluenza del linguaggio: può essere definita come la presenza di ripetizioni di parole e/o parti di parole, momenti di blocco veri e propri durante la produzione del linguaggio, prolungamenti di suoni iniziali e/o intermedi nelle parole pronunciate, il tutto a livello involontario. Un disturbo che può avere anche pesanti ripercussioni psicologiche e sociali. Ma si può affrontare e sapere che altri ce l’hanno fatta con successo può essere utile.
Proprio per riuscire a combattere il problema, infatti, in tanti tentano la strada dei corsi di recitazione, arrivando poi, in alcuni casi, al successo. Abbiamo già parlato, in passato, di Vinicio Marchioni, attore italiano diventato famoso per la serie Romanzo Criminale, ma l’elenco degli animali da palcoscenico (attori, ma anche presentatori o cantanti) che hanno fatto avuto problemi di balbuzie, riuscendo poi a sfondare nel loro campo, è lungo.
Rimanendo in Italia, possiamo citare Paolo Bonolis e Luca Laurenti, il cantante Tony Renis e l’attore di teatro e cinema Filippo Timi. Anche una giovane promessa del talent Amici, di qualche edizione fa, Alice Bellagamba, ha contrastato il disturbo del linguaggio con la recitazione. Mentre a livello internazionale, oltre all’insospettabile Bruce Willis, Woody Allen, Demi Moore e persino Julia Roberts e il fratello. Loro ce l’hanno fatta, e con che risultati: un ottimo sprone per quanti si trovano a fare i conti con lo stesso problema.
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