Gli italiani? Dei veri spioni, ma la reputazione non conta
di Roberta Camisasca
Pubblicato il: 24-06-2013
Pubblicato il: 24-06-2013
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Non meno frequenti le ricerche tra parenti: cugini e zii sono i più spiati, ma non mancano le ricerche tra partner e tra genitori e figli. La maggior parte degli italiani giura di indagare sul proprio amico o parente per pura curiosità, per passatempo. Pochissime le volte che cerca qualcuno per instaurare un contatto. Sono alcuni dei risultati della ricerca condotta da Duepuntozero Doxa e presentata in occasione del lancio del primo libro sulla reputazione online.
L’indagine, condotta su un campione rappresentativo della popolazione italiana online di età compresa tra i 18 e i 54 anni, evidenzia come il 90% degli italiani risulta interessato alle informazioni relative alle persone appena conosciute o a coloro che frequenta abitualmente. Quasi la metà di essi, 10milioni e 200mila utenti, effettua ricerche abituali in questo senso. Sono 2 milioni e mezzo gli utenti che si trovano a investigare frequentemente i profili di amici, parenti, conviventi e coniugi. Trend confermato anche per gli ambiti lavorativi.
Insomma, gli internauti italiani appaiono essere dei veri e propri spioni online che, affidandosi a Google e ai Social Media, cercano di reperire informazioni, dettagli, retroscena sulle vite digitali (e non solo) di partner, amici, parenti e colleghi.
Parallelamente, è emerso uno scarso interesse riguardo le proprie informazioni personali sul web. Solamente il 25% del popolo online verifica con frequenza le notizie e i commenti legati al proprio nome. Percentuale che diventa del 33% tra coloro che hanno un’occupazione.
Allo stesso tempo, una ricerca realizzata da ADICO – Associazione che riunisce chi si occupa professionalmente di marketing e di vendite, dimostra una superficiale conoscenza delle dinamiche di protezione della propria reputazione online. Lo scenario migliora quando ci troviamo di fronte a professionisti del marketing e della comunicazione. Quasi la totalità (96 %) di essi ha, infatti, effettuato almeno una volta ricerche relative al nome della propria azienda.

Ricerca Duepuntozero Doxa sulla reputazione on line per il lancio del libro La tua reputazione su Google e i Social Media, di Antonio de Nardis e Ale Agostini, Hoepli
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