Sigaretta elettronica sì, sigaretta elettronica no
di Redazione Sanihelp.it
Pubblicato il: 28-08-2013
Pubblicato il: 28-08-2013
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Inutile dire che nei mesi successivi, fior fior di esperti e di opinionisti hanno dato luogo a una serie di dibattiti inerenti la reale tossicità della sigaretta elettronica: il fatto è che il lasso di tempo trascorso dal lancio del dispositivo risulta essere troppo breve per potersi riferire a dati certi e comprovati sugli effetti a lungo termine derivati dall’utilizzo della sigaretta elettronica.
L’ultimo studio in merito è stato pubblicato sulla rivista francese 60 Millions de consommateurs, la cui edizione è controllata dall’Istituto nazionale del consumo. Secondo le analisi effettuate dal Centro dei Test Comparativi dell’Istituto, i vapori inalati dalle sigarette elettroniche conterrebbero un numero significativo di composti tossici tra cui:
- formaldeide: un gas incolore di odore pungente la cui inalazione provoca forti irritazioni alle mucose (ovvero al rivestimento del canale alimentare e delle vie respiratorie);
- acetaldeide: un liquido dal sapore rinfrescante che causa irritazione delle vie respiratorie ed è stato classificato dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro come sospetto agente cancerogeno;
- nichel: un metallo bianco appartenente al gruppo del ferro i cui fumi risultano irritanti per la respirazione;
- cromo: un metallo duro e lucido la cui inalazione può provocare irritazione di faringe e laringe nonchè causare problemi a polmoni, stomaco e fegato.
I test sono stati condotti tramite una variante del macchinario usato solitamente per testare le tradizionali sigarette: il macchinario in questione è stato infatti progettato appositamente per le analisi condotte ed è stato in grado di raccogliere tutti i vapori prodotti dalle sigarette elettroniche.
Gli esiti ottenuti dalle analisi sono risultati essere molto diversi a seconda della marca di sigaretta elettronica e del tipo di liquido analizzato, portando ad identificare alcuni dispositivi come accettabili e altri come totalmente inadeguati ai parametri minimi di sicurezza per la salute.
Un secondo risultato riportato dallo studio ha mostrato inoltre l’inesattezza o incompletezza delle etichette relative alla composizione del prodotto e ha indotto la rivista a segnalare alle autorità in materia le inadempienze commesse.
Insomma una questione, quella della sigaretta elettronica, che avrà ancora molto da far parlare. In attesa di risultati più concreti, per intanto è bene pretendere almeno la segnalazione in etichetta di tutti gli elementi e le sostanze che compongono il dispositivo e il liquido per ricaricare la sigaretta, dal momento che l'uomo avvisato è mezzo salvato.

60 Millions de consommateurs
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