Sanihelp.it – La celiachia rappresenta una malattia autoimmune in forte aumento: si stima che in Italia fossero in 380 mila a soffrire di questo disturbo, praticamente una persona ogni 150, ma statistiche recenti fornite dall'Associazione Italiana Celiachia portano a credere che sia ormai una persona su 100 a presentare la patologia. Si tratta di una reazione infiammatoria ad una particolare proteina contenuta nel glutine, che porta all'atrofia dei villi intestinali e a effetti collaterali fastidiosi e, in alcuni casi, gravi. Oltre ai risaputi problemi gastrointestinali, infatti, il celiaco può soffrire di osteoporosi a causa del malassorbimento di calcio e vitamina D; anemia a causa del malassorbimento di ferro e vitamina B12; difficoltà di coagulazione dovuta a carenza di vitamina K; e una maggiore probabilità di sviluppare adenocarcinoma all'intestino tenue.
In generale, la qualità della vita di chi soffre di questa patologia, troppo spesso scambiata per una semplice intolleranza alimentare, può risultare decisamente inferiore: basti pensare alla difficoltà di seguire una dieta priva di glutine, ai dubbi che possono sorgere riguardo la presenza della proteina incriminata in alcuni alimenti, alla condanna di cercare ristoranti che possano fornire una dieta di un certo tipo, o anche solo all'impossibilità di poter fare l'Eucarestia a causa della presenza di una non indifferente quantità di glutine nell'ostia benedetta. Ciò nonostante, la ricerca sta facendo passi avanti per migliorare le condizioni dei celiaci, scoprendo sempre nuovi strumenti che possono aiutarli nella vita di tutti i giorni.
Uno di questi strumenti è stato concepito 6SensorLABs, una start up fondata all'interno del campus universitario del prestigioso MIT, Massachusetts Institute of Technology. Si tratta di un vero e proprio gluten-detector: come il più classico metal-detector scorge la presenza di qualsiasi metallo nelle tasche di un individuo che voglia fare check-in in aeroporto, per aumentare la sicurezza dei voli, così questo rilevatore va ad avvertire il celiaco della presenza di glutine in un determinato alimento proprio per aumentare la sua sicurezza. Uno strumento utile dunque, da portare sempre con sé quando si decide di andare a pranzo o a cena fuori.
Si ritiene che il gluten-detector possa fare il suo debutto sul mercato americano ad inizio 2015: ovviamente si spera che, se si rivelerà uno strumento davvero efficace, riesca a raggiungere l'Italia in tempi brevi. Ma l'obiettivo della 6SensorLABs non è solo quello di aiutare i celiaci: il gruppo creato all'interno del MIT si è posto come scopo quello di concepire nuovi detector, volti a migliorare la qualità della vita di tutte quelle persone che soffrono di una qualche intolleranza alimentare. Se si tiene presente che sono 8 milioni gli individui che presentano questo problema solo nel nostro paese, si può comprendere come la necessità di questi rilevatori risulti piuttosto impellente.