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Il ruolo chiave dell’alimentazione nella depressione

Sanihelp.it – Uno studio spagnolo ha evidenziato come le persone che seguono una dieta poco regolare nel momento in cui cominciano ad aderire a un regime alimentare più sano, come quello previsto dalla dieta Mediterranea vedono calare sensibilmente il loro rischio di sviluppare depressione.


I ricercatori dell’Università spagnola di Las Palmas hanno provato a capire come cambia il rischio depressione per persone che seguono modelli alimentari sani ovvero dieta Mediterranea, dieta pro vegetariana e la dieta Alternative Healthy Eating Index-2010, un modello alimentare che prevede un elevato consumo di frutta e verdura, cereali integrali, acidi grassi polinsaturi, noci, grassi omega-3 e un basso consumo di carni rosse e trasformate, cereali raffinati, zucchero e bevande dolcificate.

Nello studio sono stati inclusi 15000 ex studenti dell’università di Navarra in Spagna, nessuno affetto da depressione a inizio studio: a partire dal 1999 queste persone si sono impegnate a compilare dei questionari volti ad accertarne lo stile di vita, le abitudini alimentari e lo sviluppo di malattie quali il diabete, l’obesità e la depressione.

Dopo 10 anni dall’inizio dello studio 1550 persone hanno riferito di aver ricevuto una diagnosi clinica di depressione o di aver seguito un trattamento farmacologico per la cura del disturbo.

Lo studio ha permesso di evidenziare che quando uno dei pazienti inclusi nello studio passava da una dieta poco equilibrata a seguire, sia pure con moderazione e assolutamente senza totale aderenza,  uno dei tre modelli alimentari proposti vedeva scendere il rischio di diagnosi di depressione.

La riduzione di rischio più marcatasi  si è associata con l’Alternative Healthy Eating Index-2010, ma tale successo è dovuto molto probabilmente alla sua forte somiglianza con alcuni aspetti della dieta Meditarranea.

A incidere positivamente sulla riduzione del rischio depressione sarebbero soprattutto gli acidi grassi omega-3, un elevato consumo di frutta e verdura, legumi, noci e un consumo moderato di alcol. 

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