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Genitori si può, anche con la Sclerosi Multipla

Sanihelp.it – «Sarebbe stato un peccato privarsi di una gioia così grande solo per una malattia che, almeno per ora, non ci toglie nulla. Sentiamo, sappiamo che ce la possiamo fare benissimo». A parlare è il trentatreenne Vinaud, mano nella mano e occhi negli occhi con la giovane compagna Giusy, una frizzante ventottenne al sesto mese di gravidanza ed una compagna che, ormai da quattro anni, ricalca le orme di ogni sua scelta e decisione di vita: la Sclerosi Multipla.


Sì perché Giusy e Vinaud, insieme ad altre quattro giovani coppie in attesa di un bambino e con uno dei due partner affetti da SM, hanno deciso di partecipare alla campagna di sensibilizzazione ed informazione ‘Genitori si può, anche con la Sclerosi Multipla’, un’iniziativa nata da un'idea del Centro per la Sclerosi Multipla della Seconda Università di Napoli e supportata da Merck, volta a testimoniare, attraverso un emozionante reportage composto da foto e video (accessibile sul sito www.genitoriconsclerosimultipla.it), come sia possibile diventare genitori anche in presenza di questa malattia.

«Sino agli ultimi anni dello scorso secolo alle donne con diagnosi di SM veniva sconsigliata la gravidanza perché non si conoscevano gli effetti che questa avrebbe potuto avere sulla malattia e, viceversa, quelli che la malattia avrebbe potuto avere sulla gravidanza – sottolinea il dottor Luigi Lavorgna, Neurologo del Centro di Napoli – Gli studi condotti nel corso degli ultimi anni hanno però ormai stabilito che il decorso nel lungo periodo della SM non viene influenzato dalla gravidanza. Anzi, in gravidanza, con il fisiologico aumento degli estrogeni, si ha un effetto protettivo per quanto riguarda le ricadute cliniche della malattia. Diventare genitori, insomma, è un sogno possibile».

Ad oggi in Italia, le persone colpite da Sclerosi Multipla sono circa 68.000, in prevalenza donne tra i 20 e i 40 anni, ovvero una fascia molto sensibile al tema della genitorialità. Questa patologia è prodotta da un difetto del sistema immunitario, che attacca e danneggia la guaina mielinica (ovvero la sostanza isolante che ricopre le cellule del sistema nervoso) provocando lesioni o placche che alterano la trasmissione degli impulsi nervosi e disturbano così la comunicazione tra il cervello e il resto del corpo.

Ma se all’origine della patologia, per la verità non ancora del tutto chiara, sembrano concorrere sia fattori ambientali che genetici, ad oggi la ricerca scientifica ha dimostrato come la Sclerosi Multipla, oltre a non essere una malattia ereditaria, non alteri la fertilità maschile né femminile, né tantomeno influenzi il rischio di ricadute della malattia, che anzi generalmente, grazie all’innalzamento dei livelli di estrogeni, tendono a diminuire.

Da qui, l’intento di testimoniare attraverso il progetto ‘Genitori si può, anche con la Sclerosi Multipla’, come la SM ed il progetto di genitorialità non siano affatto in conflitto, anche se d’altro canto, la decisione di intraprendere una gravidanza va comunque ponderata e progettata in anticipo.

«Per una donna con Sclerosi Multipla che vuole diventare madre infatti, è fondamentale pianificare per tempo la gravidanza al fine da mettere in atto tutte le misure per ottimizzare l’esito della scelta – commenta la Prof.ssa Alessandra Graziottin, Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica dell'Ospedale San Raffaele Resnati di Milano – A tale proposito, per tutte le donne ma in particolare per le donne con SM, bisogna ricordare che sono disponibili non solo l’acido folico che riduce dell’83% le malformazioni della colonna e della testa del bambino, ma anche un polivitaminico che ha dimostrato come l’assunzione per tre mesi prima del concepimento porti a ridurre del 60-75% una serie di malformazioni importanti, cardiache renali, urogenitali e il labbro leporino».

Certamente, come spiegano anche i protagonisti della campagna, le incognite per il futuro non mancano: «qualche lacrima ogni tanto scende, è umano – testimonia infatti Federica, in attesa con il marito Giulio della piccola Eleonora – Ma ad una ragazza nella mia situazione direi di non temere: diventare madre è una gioia, distoglie dall’eccessiva attenzione sul corpo e sui sintomi. E poi, non bisogna mai dimenticare che l’amore guarisce».

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