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Partenza intelligente? I consigli per viaggiare di notte

Sanihelp.it – Estate, tempo di bollini rossi e neri per il traffico in autostrada, di strategie e partenze intelligenti che spesso sono erroneamente associate a partenza con la frescura della sera, sperando che il traffico sia nettamente ridotto.


Gli esperti, però, allertano: la sonnolenza alla guida è un fattore determinante di rischio. Secondo uno studio condotto dal team di Sergio Garbarino dell’Università di Genova sulla rivista scientifica Sleep, quasi il 22% degli incidenti stradali è attribuibile al fattore sonnolenza.

Tutti soffriamo di sonnolenza notturna a partire da mezzanotte, che raggiunge il suo picco intorno alle 3 di notte. Oltre l’80% degli incidenti è dovuto al cosiddetto fattore umano e in questa percentuale è alta l’incidenza dell’eccessiva sonnolenza.

L’Automobil Club italiano (Aci) ha stilato una guida che aiuta a capire il fenomeno: dormire meno di 5 ore per notte aumenta di 4,5 volte la probabilità di avere un incidente stradale, stare svegli per 24 ore induce errori alla guida simili a quelli commessi da chi ha livelli di alcool nel sangue uguali o superiori a 1,00 g/l.

Le persone affette dalla sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (OSAS) – il più frequente tra i disturbi patologici del sonno e le altre cause mediche della sonnolenza – hanno un rischio di incidente stradale da 2 a 7 volte superiore a quello osservato nelle persone sane. Tale rischio è più che doppio rispetto a quello imputabile all’abuso di alcol e/o al consumo di tranquillanti o cannabis.

Gli incidenti causati dal colpo di sonno sono i più gravi, con un elevato rischio di mortalità dovuto alla totale inazione del guidatore, che addormentandosi non ha consapevolezza dell’imminente pericolo.

I pericoli connessi alla sonnolenza aumentano con l’aumentare delle ore trascorse al volante senza pausa: particolarmente a rischio gli autisti professionisti e chi percorre lunghi tragitti in auto, soprattutto nelle prime ore del mattino o durante la notte.

Pochi sono abituati a viaggiare di notte in auto, pensando che basti la radio ad alto volume, un po’ di aria fresca, qualche caffè per affrontare un viaggio di svariate ore lungo un percorso che spesso è monotono e senza punti di riferimento.

C’è un unico consiglio che si può dare se si sceglie di viaggiare di notte: verso mezzanotte fermarsi per un sonnellino di 30 minuti. Un consiglio che nasce dall’analisi condotta dall’università di Genova sui poliziotti della stradale che fanno i turni di notte. Il loro segreto è quello di dormire 90 minuti prima di entrare in servizio. I colpi di sonno sono drasticamente diminuiti.

C’è poi il fronte del bere: mai alcolici dopo mezzanotte, di nessuna gradazione, perché sul cervello hanno un effetto che porta sonnolenza. Il pericolo è di moltiplicare un rischio di per se già elevato. Gli energy drink? Molti contengono alcol che va ad annullare gli effetti eccitanti delle altre sostanze.

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