Sanihelp.it – Il Natale per moltissime persone, è sinonimo di convivialità a tavola: d’altra parte non è Natale senza l’albero, il presepe, il cenone della vigilia, il pranzo di Natale, i dolci tipici, il panettone e il torrone.
Questa vera e proprio abbuffata alimentare può però mettere in grande difficoltà l’apparato digerente: alzi la mano a chi non è mai capitato di avvertire bruciore di stomaco dopo il fritto della Vigilia o la pesantezza dopo essersi servito di dolci a più non posso a fine pasto.
L’eccesso di zuccheri e grassi durante i pasti generano cattiva digestione, bruciore, nausea, pesantezza e gonfiore: per rimediare è inutile aggrapparsi al digiuno post epifania, meglio correre ai ripari durante tutto l’anno, in modo da poter godere delle gioie della tavola, a Natale così come in ogni altro periodo dell’anno.
Per questo motivo è molto importante fare grande attenzione alle porzioni: meglio limitarsi e mangiare di tutto che abbuffarsi e dover rinunciare a qualcosa.
Non bisogna esagerare con gli zuccheri, per questo i dolci andrebbero consumati (con moderazione) solo a fine pranzo ed eventualmente cena, ma non andrebbero proprio mangiati lontano dai pasti.
Lo stesso discorso è valido anche per i grassi: meglio limitarli e non esagerare con quelli nascosti in creme e intingoli.
Per quanto riguarda l’alcol è vero che non è possibile eliminarlo, ma è di grande aiuto per l’apparato digerente centellinare i distillati come cognac o whisky, che vanno comunque bevuti molto lentamente e mai fuori pasto.
Anche il sale va limitato il più possibile, poiché aumenta la ritenzione idrica e rallenta molto processi metabolici e digestivi.
Da ultimo, ma non per importanza bisogna fare sport: senza strafare non bisogna lasciarsi scoraggiare dal freddo, ma passeggiare, andare in bici, pattinare, solo così l’organismo riuscirà a metabolizzare correttamente la gran quantità di cibo ingerito.