HomeMamma e bambinoDisturbi alimentari in aumento: come difendere i figli?

Disturbi alimentari in aumento: come difendere i figli?

Ragazze a rischio

Sanihelp.it – Modelli troppo magri e ragazze filiformi spingono gli adolescenti a emulare le top model e questo, insieme ad altri fattori, può portare le ragazze più vulnerabili a cadere nelle patologie legate ai disturbi alimentari. Nutrimente Onlus, associazione per la cura e la prevenzione dei disturbi alimentari, sostiene che l’Italia, come la Francia, dovrebbe adottare misure anti-anoressia, per contrastare la piaga dei disturbi del comportamento alimentare.


I dati rilasciati dalla World Health Organization parlano chiaro: i Dca sono la seconda causa di morte per le adolescenti dopo gli incidenti stradali. Secondo gli esperti la continua esposizione a modelli di fisicità troppo magri o filiformi espone una ragazza su 2 (47%) a un forte rischio emulazione, ovvero un’attenzione particolare al cibo e al corpo che può trasformarsi in un’ossessione. 

Ricercatori della University of Transilvania hanno rivelato che, dove l’attenzione al corpo e la ricerca di una perfezione fisica risultino fondamentali, è più facile che la persona ricorra a diete, eccessivo esercizio fisico o utilizzo di inibitori della fame, lassativi e diuretici. Ma se fino a pochi anni fa erano considerate patologie solo femminili, secondo la World Health Organization, oggi sono diffuse anche tra i maschi (10%), soprattutto nelle nuove forme dell’ortoressia (ossessione da alimentazione sana) e vigoressia (ossessione per il volume muscolare).

La ricerca della perfezione fisica spinge le ragazze verso diete sbagliate (52%), esercizio fisico eccessivo (47%), utilizzo di inibitori della fame, lassativi o diuretici (35%): sono la conseguenza principale del fatto che ben il 47% delle ragazze appassionate di moda cerchi di emulare le top model. Secondo gli esperti nel 24% dei casi la fascia più colpita è quella che va dai 19 ai 21 anni, seguita dalla fascia di età tra 15 ai 18 anni (21%) e dai 22 ai 25 anni (14%).  

«I dati esposti sottolineano come in giovane età, a causa dell’ossessiva ricerca di un fisico da copertina, si incorra spesso in regimi dietetici troppo restrittivi – afferma il dottor Alberto Benetti, specialista di medicina interna – Tale comportamento comporta il rischio di carenze vitaminiche e di oligoelementi. Inoltre, l’utilizzo di farmaci anoressizzanti è in preoccupante aumento: da integratori che interferiscono con il metabolismo basale fino al mercato parallelo di pseudo-farmaci vietati che facilitano la riduzione del peso aumentando il consumo calorico e agendo anche a livello del sistema nervoso centrale».

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