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Domani la Giornata Internazionale contro il cancro infantile

Oncologia pediatrica

Sanihelp.it – Si celebra domani, 15 febbraio, la XV Giornata Internazionale contro il cancro infantile, un’iniziativa del Childhood Cancer International (CCI), una rete mondiale di 183 associazioni locali e nazionali, guidate da genitori, provenienti da 93 paesi e 5 continenti. A farne parte anche la FIAGOP – Federazione Italiana Associazioni Genitori Oncoematologia Pediatrica – che domani in numerose città italiane (Bari, Biella, Bologna, Cagliari, Catania, Cosenza, Firenze, Genova, Lecce, Livorno, Messina, Modena, Monza, Napoli, Palermo, Parma, Pescara, Pisa, Roma, Rimini, Udine, Varese) lancerà in aria 12.500 palloncini. Un gesto simbolico per ricordare le difficoltà che i pazienti colpiti da tumore, insieme ai loro familiari, affrontano quotidianamente.


In Italia, circa 1.380 bambini e 780 adolescenti si ammalano di tumore ogni anno, pari a 164 casi per milione di bambini e 269 casi per milione di adolescenti; il trend è stabile sui bambini (-1% all’anno), ma in crescita sugli adolescenti, con +2% all’anno. 

«Per la Fiagop, la Giornata mondiale contro il cancro infantile è un’importante occasione per riaffermare l’impegno dei genitori italiani nella lotta contro i tumori di bambini e adolescenti, nello sviluppo della cultura della prevenzione e della tutela dei diritti di ragazzi colpiti da questa malattia. Le statistiche mostrano costanti progressi nelle percentuali di guarigione: curare ogni bambino con cancro o leucemia, e farlo bene, è un gesto intelligente e doveroso per questo ci battiamo da anni a livello europeo per far sì che siano sempre in aumento i farmaci pediatrici disponibili e la ricerca faccia passi in avanti», spiega Angelo Ricci, presidente Fiagop.

Nonostante i grandi passi avanti compiuti grazie alla ricerca, per alcune malattie in questa fascia di età non ci sono ancora cure specifiche e vengono così utilizzati medicinali anticancro destinati agli adulti. Le famiglie dei piccoli pazienti si appellano dunque alle istituzioni e al mondo scientifico, chiedendo un maggiore sforzo nel garantire l’accesso a cure mediche su misura. «Riconvertire a uso pediatrico i farmaci porta a un utilizzo non del tutto adeguato del medicinale stesso, a cominciare dalla modalità, dal dosaggio e soprattutto non tiene conto dell’individuo a cui viene somministrato», commenta il presidente Ricci.

«La difficoltà nel trovare una cura efficace e sicura per i nostri bambini spesso dipende dal fatto che, per fortuna, i bambini che si ammalano di cancro sono un numero più piccolo degli adulti. Ma noi dobbiamo concentrare tutte le nostre forze affinché abbiano accesso anche loro alle cure più adeguate per le loro esigenze e possano avere un'alta qualità della vita futura che in prospettiva è più lunga di quella di un adulto», sottolinea Ricci.

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