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Sport e alimentazione: quali accorgimenti osservare?

I consigli dell'esperto

Sanihelp.it – «Dal punto di vista della tipologia di alimenti consigliati, la dieta di uno sportivo non differisce in maniera così significativa da quella di una persona che pratica sport saltuariamente: piuttosto è da considerare che lo sportivo, ed in particolare il professionista, deve affrontare un impegno fisico  in momenti specifici, motivo per cui è invece molto importante impostare il momento del pasto in funzione dell’orario in cui è prevista la prestazione fisica» spiega Ezio Giani, medico dell’Olimpia Milano.


«Bisogna sottolineare che non esiste un alimento in grado di soddisfare tutte le esigenze dell’organismo, pertanto è di fondamentale importanza adottare un’alimentazione quanto più varia possibile – prosegue l'esperto – In questo modo, oltre ad assimilare tutti i nutrienti necessari, l’organismo è anche in grado di smaltire quelle parti dell’alimento non propriamente benefiche, come le sostanze derivate dall’inquinamento ambientale e dalle modalità di coltivazione ed allevamento moderni».  

Per esempio, parlando degli atleti dell’Olimpia Milano, nel caso di una partita fissata alle 20:30, i pasti della giornata vengono così ripartiti:

– una colazione prima delle 10, a base di zuccheri come fette biscottate con marmellata o miele, e bevande come latte vaccino o di soia e tè

– un pranzo tra le 13 e le 13:30, che preveda un menu con un primo a scelta tra pasta e riso, un secondo a scelta tra carne e pesce, ed un contorno a scelta tra verdura cruda e cotta

– uno spuntino circa tre ore prima della performance

– una cena a seguito dell’attività fisica, che includa proteine nobili, ben digeribili, e zuccheri semplici e complessi, come un’insalata di riso o pasta condita con pesce o carne e verdura

«Da un punto di vista biochimico, infatti, tutti i cibi si riducono in zuccheri, grassi, proteine, sali minerali e vitamine: per questo, 'pensare solo in calorie' può risultare estremamente riduttivo, poiché il valore energetico di un alimento non ne rispecchia necessariamente le funzioni biochimiche nutrizionali» spiega il dottor Giani.  

«In secondo luogo – conclude l'esperto – anche il metabolismo è un parametro importante per capire se l’alimentazione seguita sia adeguata al proprio organismo oppure no, pertanto è sempre consigliabile rapportare la quantità e la qualità di cibo ingerito al proprio peso forma individuale».

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