Sanihelp.it – Quando le neomamme tornano a guardarsi allo specchio dopo la gravidanza, spesso scoprono un corpo che non riconoscono più. «Di solito succede quando il bambino ha 2-3 anni di età», dice Raffaele Rauso, chirurgo plastico presidente della FIME (Federazione Italiana Medici Estetici) e docente all’Università di Foggia, fondatore del surgery network ChirurgiadellaBellezza con studi a Milano, Roma, Napoli e Caserta. Il fenomeno è in crescita, tanto che negli Stati Uniti è stata coniata l’espressione mommy makeover, per definire il pacchetto di interventi per tornare in forma subito dopo la gravidanza. Ecco cosa c’è da sapere.
1. La richiesta è tornare a essere come prima della gravidanza, senza eccessi. Sono donne che magari hanno accettato quello che può essere considerato un difetto, come un naso importante o le orecchie a sventola, ma che non riescono a stare bene con il proprio corpo trasformato dalla gravidanza.
2. Risollevare il seno caduto. Con la gravidanza e l’allattamento il seno si ingrossa, per poi rimpicciolirsi: il risultato è che tende a svuotarsi e a cadere. Per ridare tonicità alla pelle e restituire il volume perduto, si risolleva il seno in sala operatoria, con un intervento che si chiama mastopessi: nel 2014 in Italia, secondo i dati Aicpe, questi interventi sono cresciuti del 12% rispetto all’anno precedente e la tendenza è in crescita. L’intervento, che si svolge in day hospital, in anestesia locale con sedazione, prevede delle incisioni che possano far risalire il seno nella sua posizione naturale e nella stragrande maggioranza dei casi viene inserita anche una piccola protesi per garantire il ripristino del volume mammario.
3. Il post intervento è la fase più delicata. Quando ci si opera al seno, non è possibile sollevare pesi, né tantomeno prendere in braccio il bambino. Questo inconveniente diminuisce con le protesi in poliuretano, che utilizzo spesso sulle neo mamme in alternativa a quelle con involucro di silicone: aderiscono meglio ai tessuti e non rischiano di spostarsi. Inoltre, essendo utilizzate da anni, sono sicure e con un ottimo risultato estetico.
4. Liposuzione sì, ma solo in certi casi. Dopo la maternità, può capitare che resti un po’ di pancetta o dell’adipe in eccesso sui fianchi: se si tratta di accumuli localizzati, è possibile valutare un intervento per rimuoverlo.
5. Richiudere gli addominali aperti. Una problematica diffusa è la diastasi addominale post parto. Quando la donna è nell’ultimo trimestre di gravidanza, gli addominali si allargano lungo la linea mediana: a volte può succedere che non si riavvicinino più nel dopo parto, restando separati di 2 o 3 centimetri e creando un solco. In questo caso l’unica soluzione è chirurgica: l’intervento dura circa 3 ore e permette una scultura muscolare degli addominali che nel post operatorio appariranno allenati e definiti. L'intervento, noto con il nome di plicatura dei muscoli addominali, è quasi sempre associato alla lipoaddiminoplastica: si elimina la pelle in eccesso e si scolpisce la muscolatura.