Sanihelp.it – Tempo d’estate, tempo di… tatuaggi! Si, perché il luogo comune che sia meglio farsi tatuare il corpo durante la stagione più fredda è tramontato e il desiderio di impreziosire la pelle, finalmente scoperta, con quel disegno a lungo bramato può diventare realtà senza lasciarsi frenare da false credenze e convenzioni superate.
«L’unico avvertimento è rispettare le norme di igiene e protezione, valide in ogni stagione dell’anno, e usare sempre buonsenso. Anzi, spesso è meglio farsi tatuare d’estate che non d’inverno – commenta Claudio Pittan, tatuatore – Il processo di guarigione del tatuaggio, infatti, facilmente può essere compromesso, durante la stagione fredda, dall’irritazione conseguente al contatto con indumenti sintetici o in lana.
Un problema che con il caldo non si pone, dato che cotone, lino e altre fibre naturali costituiscono la base dei look estivi: è importante, infatti, che la pelle sia sempre a contatto con l’aria per accelerare la cicatrizzazione della pelle ed evitare lo sfregamento con i vestiti.
Proprio la pelle costituisce un ulteriore fattore discriminante: è risaputo come, durante l’inverno, il corpo sia spesso trascurato perché coperto da strati di indumenti e il derma ne risenta in termini di idratazione e cura. In estate, il desiderio di mostrarsi più scoperti prevede una maggiore attenzione riservata al corpo, che si traduce in accorgimenti dedicati e a un maggiore uso di creme idratanti che, soprattutto in presenza di tatuaggi, sono una vera panacea.
Non bisogna dimenticare che il periodo critico per il tatuaggio dura una settimana, in ogni stagione: questo, all’incirca, è il tempo che richiede la guarigione della pelle, trascorso il quale l’epidermide è di nuovo come prima e non richiede particolari attenzioni, salvo l’uso di una protezione solare a schermo totale che faccia scongiurare il pericolo di scottature sulla pelle nuova.
Crema che andrebbe, peraltro, messa sempre e su tutti i tatuaggi, più o meno recenti, per evitare che il colore sbiadisca a causa dei raggi del sole. Quando il tatuaggio nuovo sta guarendo, la pelle si indurisce creando una leggera crosticina, come quella di un graffio, che pian piano si esfolia per fare affiorare la pelle tatuata, lucida e leggermente grinzosa.
In questo periodo bisogna applicare solo crema neutra al pantenolo o prodotti equivalenti ed evitare il contatto con l’acqua di mare o il cloro delle piscine che rischierebbero di provocare un’irritazione. L’unica vera regola irrinunciabile, indipendentemente dal periodo dell’anno, è scegliere uno studio di tattoo che rispetti tutte le norme igieniche e sanitarie, oltre a un tatuatore referenziato», conclude Claudio.