Sanihelp.it – Gambe pesanti, caviglie gonfie, prurito, formicolii. Con il caldo peggiorano. La colpa è di un ristagno di sangue nelle vene o di liquidi nei vasi linfatici, ma possono essere alleviati con qualche accorgimento e con uno stile di vita più sano. Secondo Assosalute (Associazione nazionale farmaci di automedicazione), è fondamentale innanzitutto praticare attività fisica, due o tre volte a settimana, variando, se possibile, la tipologia di allenamento.
1. Sono indicati gli sport che tonificano la muscolatura delle gambe come il nuoto (che migliora la circolazione anche grazie al massaggio naturale dell’acqua), il jogging, la bicicletta e il trekking.
2. Meglio rinunciare all’ascensore e camminare di buon passo almeno per 30 minuti ogni giorno: favorisce il mantenimento di un buon ritorno venoso poiché si attiva la pompa muscolare che spinge il sangue verso il cuore.
3. A tavola più verdura e frutta, specie quella rossa, naturalmente ricca di sostanze capillaroprotettrici (peperoni e frutti rossi), pochi grassi, più legumi e un giusto apporto di cereali che, per la loro ricchezza in fibre, aiutano il transito intestinale, combattendo il gonfiore. Limitare il consumo di alcolici e fare attenzione all’eccesso di sale che facilita il ristagno venoso e favorisce l’aumento della pressione.
4. Se si è impegnati in un’attività che costringe a stare a lungo fermi, in piedi, il consiglio è di far lavorare le caviglie sollevandosi sulle punte, almeno per due minuti ogni ora. Se, invece, si rimane a lungo seduti, si dovrebbero sollevare le gambe almeno per un quarto d’ora, tre volte al giorno, oltre a utilizzare una pedana poggiapiedi. Un’altra regola è quella di evitare di accavallare le gambe e abituarsi a fare due passi ogni tanto per riattivare la circolazione.
5. Bisognerebbe inclinare il letto o sollevare il materasso in modo che le estremità inferiori rimangano sollevate di 15-20 centimetri (mettete un cuscino sotto il materasso). È importante mantenere la curvatura naturale del piede, evitando di camminare scalzi ma anche di sfoggiare tacchi troppo alti.
6. I vestiti troppo fascianti ostacolano la corretta circolazione. Vale la stessa regola per le calzature, che non devono costringere il piede. Un aiuto può, invece, arrivare dalle calze elastiche che aiutano a ripristinare la circolazione venosa.
7. Piuttosto che fare un bagno caldo, possibile causa di vasodilatazione, è preferibile lavarsi con acqua tiepida corrente per un’ottimale azione tonificante sulla circolazione. I massaggi possono dare molto sollievo, ma solo quando non hanno un’azione riscaldante.
8. Importante l'applicazione quotidiana di creme o gel a base di sostanze capillaroprotettrici, flavonoidi (oxerutina, troxerutina, mirtillina), composti tripterpenici (escina, ippocastano, centella), magari da conservare in frigoerifero per potenziare l'effetto ghiaccio.
9. È indispensabile assumere molti liquidi durante la giornata, anche lontano dai pasti, per diluire il sangue e facilitarne la risalita dalle gambe verso il cuore. Consiglia Marc Mességué, figlio ed erede di Maurice, pioniere della fitoterapia, di sostituire il caffè con il tè verde, antiossidante e drenante.
10. Utile un decotto preparato con un litro e mezzo di acqua fredda, 7 cucchiaini di alburno di tiglio, 7 di erica, 7 di ciliegio peduncolo. Portare la miscela a ebollizione per 10 minuti e filtrate il composto. A metà mattina e metà pomeriggio (lontano dai pasti) assumere diluite in 1 bicchiere d’acqua: 20 gocce di tintura madre di pilosella, 20 di tintura madre di betulla e 20 di tarassaco.