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Ex-obesi, in Italia numero record di interventi

Dal congresso nazionale SICPRE

Sanihelp.it – Gli interventi di rimodellamento corporeo sugli ex obesi hanno raggiunto in Italia un numero record. «Ogni anno ne vengono eseguiti 20-30.000», ha dichiarato il professor Franco Bassetto al congresso nazionale della Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica SICPRE, di scena a Modena dal 21 al 23 settembre. Il dato, che ovviamente è da mettere in relazione con l'aumento del numero delle persone obese e con la crescita degli interventi di chirurgia bariatrica che portano a dimagrimenti così importanti, è anche indice della volontà di questi pazienti di riconquistare una vita completamente normale. «Le persone che si sottopongono a questi interventi hanno perso anche 50-60 chili – dice ancora Bassetto – e per questo si trovano a fare i conti con tessuti eccedenti che ostacolano i movimenti e creano imbarazzo e problemi alla cute».


Migliorare il contorno corpoeo, però, è possibile. «Si sta affermando la tendenza ad eseguire due o tre interventi in contemporanea – spiega Bassetto – per rendere più rapido il recupero di un contorno corporeo il più possibile normale». Tra le operazioni più eseguite ci sono la brachioplastica, per eliminare dalle braccia le cosiddette ali di pipistrello, l'addominoplastica, che consente di rimodellare l'addome, e nelle donne la mastopessi, cioè il lifting del seno. «Seppur con differenze, tutte le Regioni italiane includono le procedure di chirurgia plastica morfofunzionali nel percorso di trattamento degli ex-obesi – sottolinea Bassetto -. Questo vuol dire che gli interventi sono a carico del Servizio Sanitario Nazionale e quindi eseguiti senza alcun esborso da parte del paziente». Purtroppo, però, spesso le liste d’attesa sono così lunghe da indurre a rivolgersi a liberi professionisti che operano in strutture private.

Attenzione operò al perdurare dei fattori di rischio e di conseguenza all'importanza di affidarsi a chirurghi plastici specializzati.

«Il paziente obeso ha un alto rischio tromboembolico, rischio che purtroppo rimane elevato anche in chi ha superato questa fase della sua vita ed è oggi vicino al peso forma – spiega il professor Giorgio De Santis, presidente del Congresso SICPRE 2017 -. Ecco perché è così importante verificare, quando si sceglie di sottoporsi privatamente a questi interventi, la preparazione del medico a cui ci si affida e l’adeguatezza della struttura. Non molti anni fa a questi interventi era associato un rischio di morte. Oggi la situazione è molto migliorata ma si tratta comunque sempre di pazienti ‘particolari’, da affrontare con grande cautela». 

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FonteSICPRE

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