HomeNewsIl ribaltone: convivere prima del matrimonio può portare al divorzio

Il ribaltone: convivere prima del matrimonio può portare al divorzio

Sanihelp.it – Secondo la Dott.ssa Catherine L. Cohan della Pennsylania State University le coppie che hanno convissuto prima del matrimonio sono meno propositive quando si tratta di risolvere problemi coniugali e di fornire sostegno al partner.


La Cohan e la sua collaboratrice Stacey Kleinbaum hanno intervistato 92 coppie sposate da meno di 2 anni formate principalmente da bianchi, laureati e senza figli all’attivo. Alcuni avevano convissuto prima del matrimonio sia con il partner attuale che con altri.

Gli scienziati hanno scoperto che i mariti e le mogli che avevano convissuto prima del matrimonio si dimostravano più aggressivi verbalmente, generalmente più ostili e con una minore sopportazione del partner rispetto alle coppie che non avevano mai vissuto assieme precedentemente .

I ricercatori hanno indagato i livelli di soddisfazione della loro vita di coppia, la religione praticata e le passate esperienze di depressione, abuso di alcolici ed aggressioni psicologiche nella risoluzione di dispute coniugali, mediante risposte a questionari.

Alle coppie è stato chiesto inoltre di simulare una discussione sui problemi di coppia e sull’aiuto reciproco in questioni extra-coniugali.

Secondo gli autori dell’indagine una spiegazione potrebbe essere data dal fatto che le persone che vivono assieme prima del matrimonio mettano poi un minore impegno nel portare avanti la nuova fase della relazione.
La natura ‘aperta’ della relazione precedente potrebbe renderli meno motivati nello sviluppare una capacità di risolvere i conflitti.

Naturalmente anche se le coppie di conviventi dimostrano una netta diminuzione e negatività nella comunicazione tra di loro, non sono irreparabilmente destinati al divorzio ma sono sicuramente più propensi a questa soluzione.

Dallo studio si è rilevato che persone che hanno vissuto insieme hanno minori capacità di dialogo, non falliscono sempre ma hanno minori possibilità di riuscita. Alla lunga queste minori capacità di dialogo minano la stabilità del rapporto rispetto alle coppie che non hanno mai vissuto assieme.

I risultati confermano che il vivere assieme prima del matrimonio non aiuta la coppia nell’affrontare il lungo periodo di matrimonio successivo.

Un un primo piccolo consiglio potrebbe essere di introdurre una “terza persona” alla comparsa dei primi disturbi di comunicazione. Ci si potrebbe rivolgere a un consulente, a un sacerdote, a un medico o ad uno psicologo ma l’importante è non aspettare di incancrenire il problema perché potrebbe essere poi troppo tardi.

Si stima che circa 4 milioni di coppie convivano attualmente negli Stati Uniti.


FONTE: Journal of Marriage and Family

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