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Ruolo dell’alimentazione nell’osteoporosi

Sanihelp.it – Il 20 ottobre ricorre la Giornata Mondiale dell’Osteoporosi: per l’occasione la SIOMMMS (Società Italiana dell’Osteoporosi del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro) ricorda a tutti come il rischio fratture da osteoporosi in Italia riguardi ben 5 milioni di persone e come purtroppo una frattura da fragilità ossea nell’90% dei casi comporti un’aumentata probabilità di subirne una seconda che nel 50% dei casi si verifica a 6-8 mesi dalla prima.


Se è vero come lo è che l’osteoporosi in parte è determinata da fattori contro i quali si può fare ben poco come la predisposizione genetica o una menopausa precoce è anche vero che spesso la problematica è accentuata o esasperata da uno stile di vita sbagliato caratterizzato da vita sedentaria, eccesso di peso, obesità, vizio del fumo e alimentazione poco equilibrata.

Ecco perché per una popolazione che ha un’aspettativa di vita sempre maggiore la prevenzione dell’osteoporosi deve cominciare fin dalla giovane età tenendo in gran considerazione l’attività fisica e la corretta alimentazione.

Per quanto riguarda l’attività fisica i dati a disposizione dicono come camminare a passo svelto almeno tre volte a settimana costituisca un’ottima abitudine di prevenzione.

Per quel che riguarda l’alimentazione, invece, non bisogna mai trascurare l’apporto di calcio e vitamina D: la vitamina del sole è anche chiamata così perché scarsamente presente negli alimenti ma sintetizzata nella pelle per adeguata esposizione alla luce del sole.

Questo meccanismo tende a indebolirsi con il passare del tempo, ma in ogni caso trascorrere molto tempo all’aria aperta è fondamentale a ogni età per non farsela mancare.

Per quel che riguarda il calcio, invece, per non esserne carenti bisogna includere regolarmente il formaggio nella propria alimentazione, tenendo naturalmente sempre sotto controllo la colesterolemia, ma in ogni caso bisognerebbe consumare regolarmente i formaggi a lunga e media stagionatura come il parmigiano e il taleggio.

Almeno due volte a settimana bisognerebbe consumare pesce azzurro e gamberetti e non trascurare verdure come la rucola, il cavolo, la verza, i broccoli e i fagioli.

Bisognerebbe consumare regolarmente anche latte e yogurt e piccole quantità di noci e nocciole oltre a leggere regolarmente le etichette delle acque minerali al fine di consumare quelle a più altro contenuto di calcio. 

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FonteSIOMMMS

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