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Negli occhi una delle possibili cause della dislessia

Un disturbo che rende difficile la lettura

La dislessia è un disturbo neurobiologico caratterizzato da problemi e difficoltà nella pratica della lettura, che si manifesta con una lettura lenta e spesso scorretta, frequentamente associata a difficoltà nella comprensione dei testi. Errori tipici sono la sostituzione o l’inversione di lettere: confondendo, ad esempio, le ‘p’, le ‘b’, le ‘d’ e le ‘q’. Si ritiene che la dislessia sia causata dal coinvolgimento di fattori genetici e ambientali; molti studi sono stati fatti, in ambito scientifico, ma certezze riguardo alla sua origine non ve ne sono.
Ora, tuttavia, grazie alla ricerca di due scienziati della francese Università di Rennes sembrerebbe appurato che una delle cause della dislessia vada ricercata nell’occhio; in particolare a livello di alcuni fotorecettori, ossia i neuroni specializzati nel tradurre il segnale luminoso in informazione chimica, permettendo così di vedere ciò che si presenta agli occhi. Secondo lo studio francese, pubblicato su Proceedings of the Royal Society B, nei soggetti dislessici vi sarebbe un punto, in cui si trovano queste cellule, di eguale forma in entrambi gli occhi; ciò a differenza di quanto accade in chi non manifesta il disturbo.
I segnali luminosi sono catturati da due tipi di fotorecettori, i coni e i bastoncelli. I coni sono responsabili della percezione dei colori ed esistono in almeno tre varianti, in relazione al colore percepito: coni per il rosso, per il verde e per il blu; tutti concentrati nella zona centrale della retina. Esiste, tuttavia, un piccolo punto (di 0,10-0,15 millimetri di diametro) in cui i coni sensibili al blu sono totalmente assenti. Mentre questa zona è di forma circolare in entrambi gli occhi dei soggetti dislessici, nelle persone non dislessiche è di forma circolare in un occhio e irregolare nell’altro: questa differenza, del resto, è ciò che rende un occhio ‘dominante’ rispetto all’altro; ciascun occhio, infatti, acquisisce un’immagine leggermente diversa di ciò che si presenta alla vista e sta al cervello il compito di risolvere eventuali ambiguità prediligendo una delle due immagini. Nelle persone dislessiche l’assenza di un occhio dominante (a causa di questa simmetria) sarebbe dunque la causa della mancata ricezione, da parte del cervello, di un segnale dominante: per questo motivo il soggetto si troverebbe in difficoltà nella gestione di immagini speculari, come le lettere ‘b’ e ‘d’.
I riceratori pare abbiano però individuato anche il sistema per risolvere il problema: utilizzando una lampada a Led, che lampeggiava così velocemente da risultare invisibile all’occhio, riuscendo in tal modo ad annullare una delle immagini nel cervello dei partecipanti mentre facevano esercizi di lettura.


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