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Medicina estetica: il 30% non è soddisfatto del trattamento

Sanihelp.it – Ritocchi low cost, trattamenti acquistabili su internet, personale non qualificato: dietro si nascondono tutte le principali insidie della medicina estetica. La possibilità di essere raggirati o di andare incontro a problematiche post intervento, anche irreversibili, sono altissime: secondo gli ultimi dati ICAMP il 30% degli italiani si dichiara insoddisfatto del trattamento trovato sul web. È per questo che si ritiene fondamentale riconoscere il personale qualificato e seguire linee guida che aiutino a riconoscere qualità e servizio.


In funzione della tutela dei cittadini, alcuni Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri hanno istituiti elenchi speciali per consentire la pratica della Medicina Estetica, subordinando l’iscrizione a tali elenchi al conseguimento di un Master Universitario Biennale in Medicina Estetica o all’avere seguito Corsi biennali o quadriennali realizzati da scuole private autorizzate dal Ministero della Salute. 

Fortunatamente, in un’area in esistono poche regole, per di più non applicate in maniera omogenea, si cominciano a intravedere spiragli che rendono gli specialisti ottimisti per il futuro. Si tratta degli Standard Europei per la Medicina Estetica e le Pratiche non Chirurgiche per l’Estetica pubblicati dal Comitato Europeo di Normazione. Tali standard, indicati dalla sigla EN 16844, testimoniano lo sforzo del normatore europeo a emanare suggerimenti e linee di indirizzo. Tali linee, sebbene non siano vincolanti rientrando la problematica della tutela della salute tra le competenze degli Stati Nazionali, danno indicazioni che dovranno essere tenute in conto, specie dagli Stati che non hanno regolato la materia.

Non ci sono stime su quanti truffatori o non esperti operino in Italia o nei Paesi dove il turismo medico attrae nostri concittadini.  Riconoscere i truffatori, che operano millantando credito non è facile, anche perché iniziative di Ordini professionali, la cui missione è di garantire la qualità delle prestazioni erogate in favore dell’utenza, rischiano di essere vanificate dalla mancanza di un preciso quadro normativo.

Nell’attesa di avere leggi più chiare in proposito, una garanzia per l’utente è sapere in cosa e dove il medico a cui si rivolge per problemi estetici si sia formato. In questa realtà, dai contorni molto sfaccettati, è probabile che le migliori garanzie possano derivare dal titolo di studio in possesso del professionista e dal valore dello stesso.

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