Sanihelp.it – La proteina APOA-1Milano, conosciuta per la sua azione protettiva contro l’aterosclerosi, è più efficace se somministrata per bocca in un latte di riso speciale, in quanto consente di ottenere un effetto terapeutico anche a concentrazioni molto basse. Questo perché le piante di riso geneticamente modificate possono essere utilizzate come bioreattori, cioè sintetizzatori o produttori di farmaco nel veicolo di somministrazione, il latte di riso, sicuro e non tossico.
A rivelarlo è uno studio condotto all’Università di Milano-Bicocca e pubblicato sulla rivista International Journal of Cardiology. I risultati sono stati presentati al XVIII International Symposium on Artheriosclerosis di Toronto. Secondo quanto osservato in modelli sperimentali in vitro e in vivo, la proteina ha consentito di ridurre l’attivazione di macrofagi, ridurre la dimensione delle placche aterosclerotiche a livello cardiaco e aortico dopo sole tre settimane di trattamento e ridurre l’infiammazione anche in altri distretti come il fegato, spesso in sofferenza negli individui affetti da sindrome metabolica e aterosclerosi.
La somministrazione orale tramite il latte di riso derivato da piante geneticamente modificate, dicono i ricercatori, è meno invasiva di quella per via endovenosa e, per la sua derivazione, non richiede alcun tipo di purificazione, necessaria invece per i farmaci ricavati da batteri.
Questo consentirebbe di superare i limiti delle terapie basate sull’APOA-1Milano e migliorare l’utilizzo di queste molecole come agenti terapeutici per i malati cardiovascolari, ottenendo la possibilità di veicolare quantitativi di principio attivo adeguati alla terapia senza costi esorbitanti e su larga scala. Nei modelli di produzione dei farmaci basati sui processi di purificazione appena lo 0,3% per ogni 100 grammi di farmaco è utilizzabile per la somministrazione al malato. Questa ricerca dimostra come le biotecnologie vegetali possano essere impiegate per utilizzare il cibo come veicolo di un farmaco in modo sicuro ed efficace.