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Cibo tranding topic sul web ma cresce la disinformazione

Sanihelp.it – Il food invade la TV e domina il web, rivoluzionando la nostra relazione con il cibo. Una grande mole di informazioni a portata di click, sempre più emozionali, improntate ai concetti di bellezza e salutismo a ogni costo, dominate da falsi miti e soluzioni prive di evidenze scientifiche. Da un’indagine realizzata da Andid (Associazione nazionale dei dietisti) con l’Università di Messina, gli italiani appaiono confusi e disorientati, focalizzati su un paradigma alimentare che ruota intorno alle calorie e ai singoli nutrienti, piuttosto che su un modello globale di stile di vita.


Predomina l’orientamento a una dietetica del sì/no che promuove super-cibi miracolosi o, al contrario demonizza alimenti killer, ma anche una dietetica per slogan che induce al sovra-consumo di alimenti senza (grassi, zuccheri, glutine) e con (fibre, vitamine). 

Uno scenario ancora più preoccupante se si considera che oltre il 70% della popolazione possiede uno scarso livello di alfabetizzazione alimentare, che si traduce nell’incapacità a scegliere correttamente il cibo e comprendere le scelte di consumo, messo in evidenza da un altro studio Andid su un campione di oltre 1000 italiani. Solo poco più del 4% degli intervistati possiede buone conoscenze nutrizionali. La situazione più critica riguarda gli anziani.

L’educazione alimentare e l’adozione di un regime dietetico adeguato rappresentano un’esigenza di salute che non si identifica soltanto con la prevenzione, ma che assume un ruolo centrale anche per la cura di numerose malattie non trasmissibili: tumori, malattie renali e metaboliche, diabete. Diversi studi hanno dimostrato che, accanto alla terapia farmacologica e allo stile di vita, un adeguato regime alimentare assume la valenza di una vera e propria terapia.

Il dietista, in virtù di un percorso universitario specializzato, è il professionista abilitato a occuparsi di salute anche in ambito clinico, intervenendo nell’elaborazione dei piani dietetici personalizzati, in sinergia con altre figure professionali. La recente istituzione dell’Ordine e dell’Albo dei dietisti va proprio nella direzione di una maggiore tutela dei cittadini, contro il proliferare di figure che non di rado inducono a scelte di salute inadeguate.

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