HomeSalute BenessereSaluteIctus: ecco i 10 elementi che causano il 90% dei casi

Ictus: ecco i 10 elementi che causano il 90% dei casi

Sanihelp.it – Il 29 ottobre si celebra in tutto il mondo la Giornata dedicata all’ictus cerebrale, patologia grave e disabilitante che colpisce ogni anno nel nostro Paese circa 150.000 persone mentre quelle che sono sopravvissute, con esiti più o meno invalidanti, sono oggi circa 800.000.


L’Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale A.L.I.Ce. Italia Onlus fa proprio il messaggio condiviso dalla World Stroke Organization e dall’organizzazione dei pazienti Stroke Alliance for Europe, il cui obiettivo è quello di ridurre l’impatto globale dell’ictus attraverso la prevenzione e la cura, aumentando la conoscenza dei fattori di rischio e migliorando il trattamento.

In occasione della Giornata Mondiale, A.L.I.Ce. Italia Onlus illustra i 10 elementi che causano il 90% degli ictus: ipertensione arteriosa, scarsa attività fisica, cattiva alimentazione, colesterolo, obesità, fumo, consumo eccessivo di alcol, fibrillazione atriale, diabete, scarsa educazione alla salute.

Massima condivisione anche con il Piano d'azione per l'ictus per l'Europa 2018-2030, scritto dall'European Stroke Organization con la partecipazione dell’Ufficio regionale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per l’Europa. Quattro gli obiettivi: ridurre il numero di ictus in Europa del 10%, trattare il 90% o più di tutti i malati europei in un'unità neurovascolare (Stroke Unit), avere piani nazionali che comprendano l'intera catena di cura dalla prevenzione alla vita dopo l'ictus, implementare strategie nazionali per interventi di sanità pubblica che promuovano uno stile di vita sano e riducano i fattori ambientali, socio-economici ed educativi che aumentano il rischio di ictus.

Il 29 ottobre si chiuderà Riprenditi la vita, la campagna di informazione sulla fibrillazione atriale. Obiettivo è stato quello di estendere il messaggio di prevenzione all’intera popolazione, informando sui fattori di rischio dell’ictus, sul pericoloso legame con la fibrillazione atriale, sulle diverse opzioni terapeutiche a disposizione e sulle limitazioni che derivano da questa patologia.

Un altro tema importante è quello della riabilitazione post-ictus, che purtroppo però, nel nostro Paese, viene applicato in modo disomogeneo e frammentario, con gravi ripercussioni sia sul malato che sulle famiglie. La riabilitazione costituisce un approccio terapeutico fondamentale, a partire dalla fase acuta, per migliorare gli esiti nel soggetto colpito da ictus e restituirgli la maggiore autonomia possibile, anche per evitare le complicanze causate dalla immobilità.

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