Sanihelp.it – 40 anni, due figli di 6 e 3 anni, e una carriera da ballerina classica al top, che richiede un’intensa e continua preparazione fisica e mentale. Cosa fa Eleonora Abbagnato per prendersi cura di sé? Lo ha svelato in una recente intervista a Ok salute e benessere. « Non mi faccio seguire da un coach, preferisco ascoltare il mio fisico e seguire un mio particolare programma di allenamento, che ha alla base lo stare bene con sé e l’essere felici, perché, poi, il nostro fisico ci segue e si comporta di conseguenza».
Imprescindibili gli esercizi alla sbarra, mentre non ama corsa e sport a corpo libero, li trova « faticosi e inutili dal punto di vista della conoscenza del proprio corpo», mentre preferisce pilates e yoga che oltre a rilassarla l’hanno aiutata a essere consapevole di sé. Dello yoga, praticato per anni, dice: «Mi ha aiutato a rimettermi subito in forma anche dopo le due maternità, tanto che appena tre mesi dopo la nascita di Gabriel, il mio secondogenito, ho ballato nel ruolo di Manon all’Opéra di Parigi».
Un appuntamento fisso, due o tre volte a settimana, è quello dal massaggiatore: «É anche un aiuto psicologico, sapere di avere i muscoli a posto ti rende maggiormente sicura quando ti esibisci. Ho anche avuto la fortuna di possedere una muscolatura molto resistente ed elastica, tanto che in 35 anni di carriera non ho mai avuto problemi. Tuttavia i muscoli, sebbene forti, hanno bisogno di essere sciolti, altrimenti alla fine il male si sente, nonostante la soglia del dolore di noi ballerine in generale sia decisamente alta».
Come è comprensibile che per una ballerina sulle punte, i piedi meritano un’attenzione particolare, tanto che va dal podologo una volta a settimana. E fisso è anche l’appuntamento con l’osteopata che, grazie a manipolazioni dolci, le rimette a posto schiena, bacino e caviglie, quando ne ha bisogno.
Sul fronte alimentare, le piace cucinare, ammette di aver cominciato a far più attenzione a quello che mangia dopo la nascita dei figli, ma a causa del lavoro le capita spesso di saltare il pranzo. Non ama gli zuccheri e quindi consuma pochi dolci. Ma il punto dolente è un altro: l’idratazione: «Il medico non manca mai di farmelo notare. So che è molto importante, ma proprio non sono un’amante dell’acqua. Bevo tanti caffè e, avendo bambini a casa, a volte mi lascio tentare dalla Coca Cola».