HomeDietaUna dieta a base di kamut migliora la salute del fegato

Una dieta a base di kamut migliora la salute del fegato

Sanihelp.it – Un nuovo studio condotto dall’Università di Firenze in collaborazione con l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi – pubblicato di recente sul Journal of the American College of Nutrition – ha evidenziato l’effetto positivo di una dieta a base di grano khorasan (kamut) nella riduzione dei fattori di rischio metabolici e nel miglioramento del profilo epatico in individui affetti da steatosi epatica non alcolica, una malattia caratterizzata dall’accumulo di grasso nel fegato, in assenza di un eccessivo consumo di alcol, alla quale possono concorrere molteplici fattori sia genetici sia ambientali. 


Si calcola che il 20-30% della popolazione generale abbia problemi di fegato grasso e attualmente la steatosi epatica non alcolica rappresenta la prima causa di malattia cronica del fegato, in stretta associazione con il diabete e con l’obesità (il 70% delle persone obese e oltre l’80% dei diabetici hanno il fegato grasso).

I ricercatori italiani hanno dimostrato che l’introduzione di prodotti a base di grano khorasan nella dieta può migliorare il profilo epatico, riducendo i fattori di rischio infiammatorio e i livelli di colesterolo nel sangue. Al contrario, non sono stati riscontrati effetti significativi dopo il consumo di prodotti a base di grano moderno.

Un’alimentazione a sostituzione con dieta a base di prodotti di grano khorasan è risultata in grado di migliorare il rischio metabolico derivato dall’avere il fegato con accumulo di lipidi. Questo fa ipotizzare una possibile modulazione dell’alimentazione in senso positivo verso questa patologia. Ulteriori studi saranno necessari per confermare tali dati.

Studi precedenti avevano già dimostrato che consumare prodotti di grano khorasan come fonte principale di carboidrati all’interno di una dieta mediterranea ha effetto positivo nella riduzione degli zuccheri e dell’insulina, nonché altri fattori di rischio ossidativi e infiammatori. Questo significa che un’alimentazione sana, unita a uno stile di vita attivo, può ridurre, e in alcuni casi anche annullare, gli effetti di alcune patologie reversibili come la steatosi epatica non alcolica.

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