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Polmonite: che cosa si sta facendo in concreto

Sanihelp.it – Dai dati disponibili sul sito del Ministero della Salute, si può affermare che in base ai pochi dati disponibili in Italia l’incidenza della polmonite sul territorio è di meno di due casi su 1000 abitanti, ma nel 2010 ultimo anno per cui sono disponibili i dati, la polmonite è stata responsabile di oltre 136.000 ricoveri, in quasi la metà dei casi con complicanze.


La polmonite causa inoltre ogni anno in Italia numerosi decessi: nel 2008 sono stati quasi 7.000, verificatisi nella quasi totalità dei casi in persone con un’età superiore ai 70 anni.

Il ministero della Salute sta monitorando con attenzione fin dai primi casi registrati, la situazione che si sta determinando nelle provincie di Brescia e Mantova dovuta all’intensificarsi di casi di polmonite di origine verosimilmente batterica e particolarmente aggressiva.

Presupponendo che i casi di polmonite siano riconducibili a infezioni da legionella, in Lombardia si stanno seguendo quelle che sono le linee guida per la prevenzione e il controllo della Legionellosi: ecco perché si sta procedendo alla coltura delle secrezioni bronchiali o dell'espettorato di tutti i pazienti ricoverati con diagnosi di polmonite di natura da diagnosticare.

La ricerca eziologica è indirizzata anche verso altre possibili cause.

Fermo restando le inchieste epidemiologiche in corso per identificare eventuali luoghi comuni di possibile esposizione, è stata effettuata una verifica con i gestori degli acquedotti dei comuni bresciani interessati, confermando che non vi sono interconnessioni strutturate fra gli stessi che giustifichino un interessamento dei differenti comuni.

Sono in corso, in ogni caso, le analisi conoscitive sull’acqua potabile prelevata nei comuni con più casi e sono state fornite alla popolazione le informazioni necessarie nei confronti del rischio legionella.

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