HomeBellezzaCuscinetti e cellulite? I trattamenti di fine settembre

Cuscinetti e cellulite? I trattamenti di fine settembre

Sanihelp.it – Il rientro dalle vacanze estive spesso porta qualche chilo in più, dovuto a qualche eccesso. «L’aumento di peso non è tutto riconducibile al tessuto adiposo, ma anche a una forte ritenzione idrica dovuta alle tossine depositate nel grasso, sede preferenziale per le scorie – spiega la dottoressa Erseida Arra, medico estetico del Centro Medico Santagostino di Milano – Ecco perché, per eliminare i chili presi durante le vacanze e prepararsi al cambio di stagione, il piano d’attacco dovrebbe essere multidirezionale».


1. Equilibrio a tavola. «È bene affidarsi agli specialisti dell’alimentazione per perdere i chili di troppo, in quanto spesso le diete fai-da-te possono risultare poco equilibrate e con effetti non duraturi. La dieta può essere abbinata a una serie di trattamenti ambulatoriali che agiscono in modo mirato su ogni componente che ha contribuito all’aumento del peso.

2. Mesoterapia. «È una tecnica minimamente invasiva che prevede l’iniezione a livello ipodermico/sottocutaneo di un pool di farmaci, come troxerutina, ialuronidasi, carnitina e caffeina. I componenti sono scelti per agire su tutte le componenti che portano alla cellulite, migliorando l’insufficienza venosa cronica, riducendo le depressioni cutanee note come pelle a buccia d’arancia, aumentando il metabolismo degli acidi grassi e riducendo l’infiammazione, con un’attività leggermente drenante».

3. Terapie fisiche. «Il più delle volte, le sedute di mesoterapia devono essere supportate da terapie fisiche come linfodrenaggio, pressoterapia, linfotecarterapia. Il linfodrenaggio è una terapia manuale che va a stimolare le stazioni linfatiche utili per drenare i liquidi in eccesso, quelli che si trovano a imbibire i tessuti.

Se il ristagno dei liquidi è importante si può abbinare alla pressoterapia, eseguita sempre insieme al linfodrenaggio manuale. È utile per gambe molto gonfie di liquidi ma senza fibrosi (per esempio di origine venosa) che compaiono la sera e si associano alla stanchezza. Questa terapia, se non abbinata al linfodrenaggio, tende a non mantenere il risultato da una seduta all’altra.

Nei casi in cui non ci sono grossi volumi di liquido da mobilizzare, ma ci sono segni di sofferenza venosa o linfatica dovuti a un metabolismo lento di questi sistemi (capillari fragili, ritenzione idrica, pelle fredda), si può utilizzare la linfotecar, un potenziatore del linfodrenaggio manuale. Si esegue un massaggio linfodrenante con l’ausilio del macchinario, che ha la funzione di attivare il metabolismo cellulare, oltre che aumentare la capillarizzazione e il drenaggio locale».

4. Elettrostimolazione muscolare. «Quando invece abbiamo bisogno di un trattamento globale, che potrebbe diventare il nostro alleato per tutto l’anno, abbiamo a disposizione l’elettrostimolazione total-body: si basa su impulsi elettrici, che attivano integralmente la muscolatura e i tessuti connetivali, favorendo l’irrorazione sanguigna, il rinforzo muscolare e la rimozione delle cellule adipose in eccesso.

In questo modo è possibile ridurre il peso e la massa grassa in modo duraturo, favorendo la massa magra e promuovendo l’attività metabolica. Durante il trattamento, oltre a un lavoro su tutto il corpo, possono essere trattate in modo mirato le zone critiche, come i cuscinetti sui fianchi, addome e cosce.

Il fisioterapista che segue il trattamento indica anche degli esercizi specifici. In questo modo abbiamo un’attività passiva e attiva contemporaneamente. Questo trattamento ha una forte componente rilassante anche su tensioni e dolori muscolari, migliora la postura, potenzia la resistenza alla fatica nel quotidiano e nello sport, aumenta il benessere generale. Le contrazioni muscolari sono più intense rispetto a quelle di uno sforzo volontario e raggiungono in minor tempo i risultati di un allenamento tradizionale».

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