Sanihelp.it – I reati contro gli animali avvengono in Italia con una media pari a un reato ogni 5 minuti, 12 reati ogni ora, 288 reati al giorno contro gli animali. Tra i maltrattamenti, in testa, ci sono quelli contro i cani randagi, i furti e gli avvelenamenti, e non mancano neppure i reati domestici come le percosse e le uccisioni, gli abbandoni. Per non parlare dei 3000 cani di cacciatori uccisi e altre decine di migliaia tenuti in condizioni pessime.
Maggiormente colpiti sono i cani con una percentuale del 55% dei reati denunciati, mentre seguono i gatti con il 43% dei reati denunciati. Non si denunciano i furti o gli smarrimenti, ancora meno i maltrattamenti dei cani del vicino perché si ha paura delle ritorsioni.
«La gente ha paura e non denuncia, o spera che a denunciare per loro siano le associazioni che a loro volta non possono procedere se non in via formale ma spesso senza che venga trovato il vero colpevole – spiega Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA – in quanto specialmente nelle regioni del sud vige ancora l’omertà dettata spesso per la paura di ritorsioni nei confronti dei propri animali domestici».
Sono 45.000 reati l’anno e solo nel 6% dei casi si giunge ad una condanna definitiva: spesso i reati denunciati sono contro ignoti, come, ad esempio, gli avvelenamenti di massa e ancora, spesso le inchieste si concludono (quando si sono aperte realmente) con una archiviazione.