HomeSalute BenessereSaluteDolore e cancro: un aspetto ancora sottovalutato

Dolore e cancro: un aspetto ancora sottovalutato

Sanihelp.it – Il dolore episodico intenso (BTP, BreakThrough cancer Pain) interessa ogni anno in Italia 150mila nuovi pazienti oncologici: si tratta di un dolore nel dolore.


Può durare da mezz’ora a un’ora e in una scala da 0 a 10 può raggiungere picchi di 8-9 e può presentarsi anche cinque volte in un giorno ed è un dolore diverso  dal dolore di fondo, trattato con farmaci a base di oppioidi.

A indagare questa particolare sfaccettatura è stato per la prima volta in maniera tanto esaustiva, uno studio italiano pubblicato sulla rivista Cancer.

Lo studio in questione, denominato   IOPS-MS, ha coinvolto 4016 pazienti di 32 centri: in Italia nel 2018 sono stati stimati 373mila nuovi casi di tumore, più del 50%  dei pazienti ha evidenziato dolore cronico di fondo; circa l’85% di questi pazienti convive anche con il dolore episodico intenso.

«Il dolore episodico intenso è ancora sottovalutato e trattato in modo non corretto – spiega il prof. Paolo Marchetti, Direttore Oncologia Medica B del Policlinico Umberto I di Roma e Ordinario di Oncologia all’Università La Sapienza -. I pazienti oncologici curati per il dolore di fondo con morfina (almeno 60 mg al giorno) possono presentare crisi molto intense nella giornata. Nello studio abbiamo voluto caratterizzare questa forma di sofferenza dei pazienti in trattamento con morfina, per fornire indicazioni precise non solo sulla diagnostica differenziale ma anche sulla terapia. Suggerimenti che si traducono in un vantaggio per la qualità di vita del malato e per la sua adesione ai trattamenti. Vogliamo cioè trasmettere agli operatori le conoscenze per individuare in poco tempo questo tipo di sofferenza, perché non rimanga un bisogno non riconosciuto. La terapia più efficace è rappresentata dagli oppioidi a rapido inizio d’azione (ROO, rapid onset opioid), che vantano una comparsa dell’effetto in meno di 15 minuti e una durata inferiore a 2 ore, caratteristiche che corrispondono a quelle considerate ideali per il trattamento del BTP».

La strategia farmacologica per il trattamento del BTP, da quanto suggerisce lo studio IOPS-MS, prevede l’ottimizzazione della terapia antalgica ad orario fisso per il dolore di base e l’utilizzo di dosi supplementari di farmaci, in genere oppioidi, al regime analgesico di base.

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