HomeSalute BenessereSaluteStress prenatalizio: i cibi sì e i cibi no

Stress prenatalizio: i cibi sì e i cibi no

Sanihelp.it – In Italia ne soffrono 9 persone su 10 (fonte Human Highway) e secondo l’Oms è il male del secolo. Lo stress colpisce quasi tutti, nella vita privata come nel lavoro. Si presenta con spossatezza, depressione, mal di testa, ansia, insonnia e colpisce soprattutto in questo periodo dell’anno, quando allo spossamento dovuto al cambio di stagione si aggiunge il countdown natalizio, un momento di crescente ansia che ci accompagna alla fine dell’anno, tra i doveri da chiudere al lavoro e l’organizzazione per le festività. 


Lo stress può portare a scegliere piatti rapidi, facili e non molto sani. A loro volta, le cattive scelte alimentari possono innescare problemi di salute o di altro genere, aumentando ancora di più la tensione emotiva. Come interrompere questo circolo vizioso? Ci sono alimenti ricchi di nutrienti indispensabili per una buona reazione dell’organismo e del cervello in momenti di pressione. Le carni, le uova, i legumi, le verdure garantiscono il giusto apporto di vitamina B12 e di acido folico, che favoriscono la formazione cellulare e, in caso di necessità, di cellule immunitarie. 

Tra la carne è particolarmente consigliata quella bianca, pollo e tacchino, grazie anche all’ampia disponibilità di amminoacidi e triptofano che aiutano il corpo a rilasciare la serotonina, che contribuisce a farci sentire più calmi e felici, anche più del cioccolato. In generale, ma soprattutto quando si attraversa un periodo di particolare stress, è fondamentale consumare frutta e verdura per l’apporto di vitamina A, verdura rossa come zucca e carote, ma anche pomodori e melanzane, per l’apporto di carotenoidi, precursori della vitamina A, così come la B6 e la C. In gran parte della verdura, ma anche in frutti come i kiwi e le banane, possiamo prendere i sali minerali come potassio e magnesio (presente in quantità anche nella frutta secca).

Gli Omega 3 garantiscono un’azione antinfiammatoria importante in caso di stress prolungato, contribuiscono al miglioramento del trasporto di ossigeno e nutrienti a livello cellulare, favoriscono l’incremento del colesterolo HDL (quello buono) e hanno effetti positivi sullo sviluppo e le prestazioni del cervello. Li troviamo nel pesce, ma anche nelle noci e nelle mandorle, alimenti tipici in questo periodo dell’anno.

Lo stress può comportare una disfunzione metabolica, soprattutto se ci porta a una condotta senza regole, a saltare i pasti e a ricorrere a generi di conforto, come cibi grassi e dolciumi, che potrebbero dare l’illusione di un benessere, che però si trasforma presto in calorie in eccesso e sensi di colpa. Tuttavia, se aiuta ad allentare un momento ansia, il conforto possiamo concedercelo. Se siamo ansiosi o provati da una situazione di tensione, meglio evitare gli alcolici, che possono indurre a fare scelte sbagliate aggravando lo stato d'ansia, e bevande caffeinate, che offrono una carica momentanea ma mettono a rischio il riposo, aumentando il nervosismo.

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