Sanihelp.it – Nei pazienti con carcinoma avanzato a cellule di Merkel, una forma aggressiva di cancro della pelle, pembrolizumab come terapia di prima linea ha permesso un controllo duraturo del tumore, effetti collaterali gestibili e una migliore sopravvivenza.
Questi i risultati di uno studio clinico pubblicato sul Journal of Clinical Oncology.
«Questo studio dimostra la straordinaria capacità del sistema immunitario di combattere e distruggere il carcinoma a cellule di Merkel», ha affermato Adam Riker dell’LSU Health di New Orleans, «pembrolizumab, che è una nuova forma di immunoterapia, blocca uno specifico recettore e dà un forte impulso del nostro sistema immunitario per riconoscere e poi distruggere le cellule tumorali. I notevoli risultati che abbiamo ottenuto mostrano che questa forma di immunoterapia è piuttosto efficace e rappresenta un'opzione terapeutica importante per i pazienti con carcinoma a cellule di Merkel che si è diffuso all'interno dell’organismo».
Questo tumore di solito si manifesta come un nodulo color carne, rosso porpora-bluastro, più spesso sul viso, sulla testa, sul collo e meno frequentemente sulle gambe o sulle braccia. Il suo nome è dovuto alle cellule tumorali che derivano dalle normali cellule di Merkel, cellule recettoriali legate al tatto.
Fattori di rischio possono essere l'esposizione prolungata al sole o la compromissione del sistema immunitario dovuta all'età avanzata, a una patologia o all'assunzione di farmaci immunosoppressori.
Nonostante si tratti di un tumore raro, ha un'incidenza che negli ultimi anni è molto cresciuta. La sopravvivenza globale a cinque anni oscilla tra il 14 e il 27% per la malattia in stadio avanzato.