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La malattie dei cervi zombie potrebbe infettare l’uomo

Una malattia prionica che sta decimando i cervi in America

Sanihelp.it – È stata ribattezzata malattia dei cervi zombie, anche se il suo nome scientifico è ‘malattia del deperimento cronico del cervo’ (chronic wasting disease, CWD): si tratta di una malattia prionica, simile alla ‘mucca pazza’, che sta flagellando le popolazioni di cervi (ma anche renne ed alci) in 24 Stati degli Usa e in 2 province canadesi e che, a quanto pare, presto potrebbe infettare anche l’uomo.


La malattia dei cervi zombie fa comportare gli animali in modo strano e, talvolta, più aggressivo del solito: tutto ha inizio con qualche leggero problema di deambulazione; con il tempo però gli animali dimagriscono visibilmente, si isolano dal gruppo e mostrano segni di una progressiva perdita di lucidità. Nella fase terminale della patologia i cervi si riducono a barcollare senza meta, con lo sguardo perso nel vuoto, sino al sopraggiungimento della morte.

Nonostante non si siano ancora registrati casi di CWD nell’uomo, il Center for Infectious Disease Research and Policy dell’Università del Minnesota, mette in guardia circa il fatto che la malattia debba venire trattata come una questione di sanità pubblica, sostenendo che casi umani di CWD – associati al consumo di carne contaminata – saranno presumibilmente documentati nei prossimi anni.

Purtroppo attualmente non esistono vaccini o trattamenti disponibili per la malattia, la quale si diffonde attraverso il contatto tra animali ma anche attraverso acqua o cibo contaminati, sostengono gli esperti. I sintomi potrebbero non apparire subito e quindi un cervo malato, ucciso in una battuta di caccia, potrebbe venire consumato dall’uomo. Inoltre, come nel caso del morbo della mucca pazza, la CWD potrebbe anche essere in grado di svilupparsi e di mutare in una propria variante umana.

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