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Italiani enoturisti: boom di viaggi alla scoperta del vino

Sanihelp.it – Il vino si conferma un importante fattore di attrazione turistica. Se dai dati del 2017 era emerso che il 41% degli italiani in viaggio aveva visitato negli ultimi tre anni un’azienda vitivinicola e il 35% partecipato a un evento a tema, le ricerche relative a fine 2018 attestano la crescita di questi valori, portandoli rispettivamente al 56% e al 44%. È quanto emerge dal Rapporto sul turismo enogastronomico italiano 2019 di Roberta Garibaldi.


Secondo l’autrice il desiderio di scoprire e fare esperienze enogastronomiche è divenuto, negli anni, un elemento trasversale che interessa non solo una cerchia ristretta di appassionati, ma un pubblico vasto, diversificato, che vede la maggior parte dei visitatori interessati a un’opportunità di arricchimento culturale.

Il 28% dei turisti italiani ha dichiarato di avere intrapreso almeno un viaggio con pernottamento negli ultimi tre anni motivato dal desiderio di visitare una cantina e/o di partecipare a un evento a tema vino. Il 26% degli enoturisti dichiara di visitare tre o più cantine nel corso del viaggio, mentre la maggioranza (il 74%) si reca mediamente in una o due cantine. È importante sottolineare come per il 46% degli enoturisti la visita in cantina rappresenti la tappa più rilevante di un viaggio, che si snoda poi alla scoperta del territorio circostante.

La maggior parte dei turisti del vino ama percorsi misti che coniughino esperienze enogastronomiche e non, quindi ha un profilo enogastroculturale animato dal forte desiderio di entrare in contatto con l’identità, le tradizioni e la cultura del luogo che sta visitando. Le tipologie di strutture più amate da questi turisti sono le aziende vitivinicole situate in dimore storiche, realtà gradite al 77%; a seguire le cantine a conduzione familiare (68%), di prestigio (60%) e di design (59%). La degustazione dei vini e l’acquisto degli stessi a prezzi interessanti sono le esperienze più ricercate, ma si evince il desiderio di un'offerta più ricca, con l’assaggio di piatti ricercati in abbinamento alle produzioni dell’azienda, quindi di attività come degustazioni al tramonto (indicato dal 78% degli enoturisti) e cenare nei vigneti (68%).

Molto gradite anche la vendemmia turistica, i trattamenti di benessere e attività sportive, artistiche e di rilassamento psico-fisico, oltre alla possibilità di trovare attività dedicate ai bambini. Il livello di apprezzamento è compreso tra il 44% e il 61%. Ciò denota un chiaro desiderio di vivere e sperimentare la cantina attraverso modalità nuove e più coinvolgenti.

Secondo un’indagine su 735 aziende vitivinicole, il numero di quelle che ha dichiarato essere aperta al pubblico per visite o degustazioni nel fine settimana e/o disporre di una struttura ricettiva è pari al 67% del totale; rispetto al 2008 si registra un incremento del +19%. A livello geografico, la maggior parte si concentra nelle regioni dell’Italia centro-settentrionale, con Piemonte, Toscana e Veneto che registrano i valori più elevati: 23%, 23% e 10% del totale. Dai dati emerge come gli enoturisti ritengano auspicabili miglioramenti nell’apertura delle cantine alle visite: il 61% dichiara di ritenerle ancora poco facilmente fruibili senza prenotazione anticipata.

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